RECENSIONE: “Correre nel Vento” di Stefano Frascoli

Avete mai provato ad andare in libreria e cercare un libro sull’atletica? Se l’avete fatto almeno una volta, vi sarete resi conto che è praticamente impossibile trovarne uno.

O meglio, gli scaffali sono pieni di libri sul running, su come preparare una maratona, sulle diete adatte agli ultramaratoneti, consigli psicologici su come affrontare una corsa su lunghe distanze, ma niente sull’atletica in pista.

In passato ho avuto modo di leggere e recensire quei pochi libri del genere con cui sono entrato in contatto, come il da brividi “Acido Lattico” di Saverio Fattori, o il genuino “Trecinquantasetteenovantadue” di Luigi Del Buono, e quando ne scopro un altro non manco mai di gustarmelo.

Stavolta è toccato a “Correre nel Vento” di Stefano Frascoli, un libro di racconti brevi ambientati sul tartan rosso o nei stretti paraggi.

Nonostante il libro sia una raccolta di racconti autoconclusivi per lo più slegati tra di loro, c’è un filo conduttore molto forte che li lega tutti, dall’inizio alla fine. Frascoli infatti ha voluto raccontare attraverso brevi episodi l’analogia tra la vita reale e la vita atletica, assimilando appunto il percorso che siamo tutti costretti a compiere quando nasciamo ad una gara di 800m.

Il libro è diviso in 4 parti, intitolate come le quattro fasi di gara del doppio giro di pista: 0-200m, 200m-400m, 400m-600m, 600m-800m. Ogni sezione vuole far conoscere al lettore una fase della vita dell’atleta e di tutto quello che c’è dietro quei semplici 200m.

C’è sempre una doppia lettura per ognuno dei racconti. Le brevi storie riescono a rappresentare perfettamente le esperienze e le emozioni che tutti quelli che hanno praticato atletica su pista prima o poi hanno immancabilmente incontrato durante il loro percorso. Questo è stato il mio caso per esempio. Durante alcuni racconti non ho potuto fare a meno di interrompere la lettura per riportare nella mente situazioni molto simili a quelle narrate, alcune volte legate a sentimenti positivi, altre a negativi.

Per chi non hai mai avuto modo invece di calcare il tartan con le chiodate, tutto quello narrato sembrerà forse dapprima un po’ strano, per poi far crescere una forte curiosità per cercare di capire cosa spinge gli atleti a comportarsi in determinati modi.

Vi troverete per esempio ad inseguire un misterioso uomo che corre da solo in diversi racconti, ma che continuerà a sfuggire fino a quando non si rivelerà nell’ultima parte del libro. Ogni lettore sicuramente darà una interpretazione diversa a quel personaggio, ed è questo uno dei punti di forza di questa raccolta, si adatta a chi la legge.

Anche Giordano Benedetti nella sua prefazione coglie gli stessi spunti, segno che non importa a che livello facciate atletica, le emozioni che questo sport trasmette sono le stesse per tutti.

Ma c’è anche una terza chiave di lettura, che è la metafora della vita come una gara. Noi atleti, o ex atleti, sappiamo quanto sia faticoso e quanta motivazione serva per arrivare alla fine della gara, e probabilmente ci siamo anche accorti di quanto sia simile la situazione all’esterno dell’anello rosso, nella nostra gara quotidiana contro il tempo.

Il libro è disponibile in eBook su Amazon e potete trovarlo al link qui sotto.

CORRERE NEL VENTO – racconti di atletica leggera

Se cercate la versione cartacea invece potete trovarla nei negozi di running della provincia di Milano, Varese e Como o contattando direttamente l’autore  via telefono al 3338586743 o via mail all’indirizzo s_frascoli@libero.it.

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