Più forte di un pugno dello stomaco.
Da pochi minuti circola su internet la notizia che l’atleta di punta della spedizione dell’atletica italiana Alex Scwhazer a Londra è stato trovato positivo all’Epo in un controllo effettuato il 30 luglio a Oberstdorf.
L’altoatesino avrebbe dovuto disputare la 50km di Marcia sabato 11 per difendere il titolo conquistato a Pechino nel 2008, ma il presidente del Coni Giovanni Petrucci ha prontamente escluso Alex dalla competizione dopo appena due ore aver ricevuto la notizia dal WADA.
Il marciatore aveva già rinunciato alla 20km di Marcia per problemi di salute.
In realtà sul sito del CONI non vengono fatti nomi, si fa riferimento solo ad un “atleta non ancora giunto a Londra”, ma sul web molte testate giornalistiche fanno il suo nome. Come riporta il sito ANSA.it è stato il suo allenatore Michele Didoni a fare per primo il nome di Alex poichè si è sentito pugnalato alle spalle.
Poco dopo l’ANSA riporta che Alex ha confermato il fatto in una telefonata di un loro giornalista. “La mia carriera è finita.Volevo essere più forte per questa Olimpiade, ho sbagliato”
Tutto il mondo dell’atletica rimane impietrito davanti a questa sconvolgente notizia che ha coinvolto uno degli atleti più amati d’Italia.