Finita la stagione outdoor a metà di settembre, il campione mondiale ed europeo in carica dei 60m indoor Richard Kilty ha ricevuto una brutta tegola. L’allenatore del velocista britannico, Rana Reider, ha infatti lasciato il Regno Unito abbandonando quindi il ruolo di coach di Kilty e del quattrocentista Rabah Yousif, finalista a Pechino.
Richard Kilty, che si è sempre dimostrato un grande agonista nei momenti che contano, si è detto molto preoccupato in vista dell’appuntamento olimpico da preparare senza una guida.
Dalle recenti interviste, il britannico ha dichiarato come, secondo la sua opinione, il Regno Unito non disponga attualmente di allenatori, federali o meno, capaci di soddisfare i programmi di un velocista d’élite.
Più che del risultato delle gare in sè, Kilty si è detto molto più preoccupato per la salute dei suoi muscoli, dato che quest’anno ha avuto diversi problemi e che solo sotto le cure di un allenatore sapiente può evitare le ricadute.
Dopo aver chiesto a lungo una risoluzione alla British Athletics, sembra che Kilty stia prendendo in considerazione l’opzione di lasciare la Gran Bretagna per l’estero, alla ricerca di un allenatore capace di portare avanti e programmare allenamenti d’alto livello.
Sempre più spesso gli atleti di fama cercano risposte fuori dalla propria nazione, evento che non è rimasto estraneo all’Italia.
E voi cosa ne pensate? Le federazioni dovrebbero investire di più per sfornare anche allenatori di livello o la ricerca di coach a giro per il mondo ( in certi casi ovviamente) è l’unica risposta?
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