Haile Gebrselassie si ritira a 42 anni, “Smetterò di gareggiare, non di correre”

Haile GebrselassieEra pochi giorni fa, che Haile Gebrselassie solcava le strade chiuse al traffico della Milano Relay Marathon, correndo la prima frazione della squadra vincente, targata Adidas. Alla Morrisons Great Manchester Run, nel fine settimana, è sedicesimo assoluto in 30’05”.

Il 42 enne, partito da un piccolo villaggio etiope e capace di conquistare il mondo a suon di 27 record del mondo, vincendo 2 ori olimpici ad Atlanta 1996 e Sidney 2000, quattro titoli mondiali all’aperto, altrettanti indoor e uno nella mezza maratona, ha deciso che è giunta l’ora di lasciare l’atletica.

Ha voluto subito chiarire che non smetterà mai di correre perchè è la sua vita, lascerà solamente l’attività competitiva, ritagliando per se il ruolo di ambasciatore. Una decisione che aveva già preso nel 2010, dopo essersi ritirato al 25° chilometro della maratona di New York. Fu una scelta d’impulso, dettata dalla stanchezza precisò poche ore dopo e poi corse ancora fortissimo impossessandosi del record del mondo M40, dei 10 chilometri su strada in 28’00” e della mezza maratona in 1h01’09.

La sua attività proseguirà anche negli affari, in quanto proprietario di 4 alberghi in etiopia, una piantagione di caffè e importatore per la sua nazione della Hunday.

Tornando a Milano, mi viene in mente il parallelo tra il vincitore della Maratona, il keniano Kenneth Mungara, che alla stessa età di Ghebre, è stato capace di 2h08’44”, che fa riflettere sull’incredibile allungamento dell’attività di alto livello, anche tra le categorie master, anche se è giusto ricordare che il keniano aveva esordito solo pochi anni prima, mentre la carriera di Haile è stata molto più lunga e stressante.

Il “Ghebre” rimarrà nella storia dell’atletica come uno dei più forti atleti di tutti i tempi, interprete di memorabili duelli in pista con il suo avversario di allora, quel Paul Tergat che poi ha ritrovato in maratona, togliendogli il record del mondo nel 2007 e abbassandolo da 2h04’55” a 2h04’26”.

Un altro scontro epico fu quello con un giovane ma fortissimo Bekele : in questo caso fu il connazionale che l’8 Giugno del 2004 gli tolse il record del mondo abbassandolo da 26’22”75 a 26’20”31 e poi a 26’17”53, attuale limite, scritto in quella memorabile serata del meeting Van Damme di Bruxelles il 26 Agosto 2005.

Da ricordare che nel 2008 a Berlino, fu il primo uomo a scendere sotto le 2h04′, battendo il suo stesso primato del mondo di 27” : 2h03’59”.

Foto Reuters / Andrew Boyers

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