Mo Farah lascia Salazar e Oregon Project per tornare a Londra con Gary Lough

Mo FarahE’ fresca la notizia che vede protagonista il pluri-campione olimpico e mondiale Mo Farah, star dell’atletica mondiale degli ultimi anni: Sir Mo, infatti, ha annunciato di voler lasciare l’Oregon Project e il suo allenatore Alberto Salazar per tornare nel Paese che lo ha ospitato dall’età di otto anni, quando Farah, insieme ai suoi due fratelli minori e sua madre raggiunsero il padre che lavorava e studiava nel Regno Unito.

Il quattro volte oro olimpico tornerà dunque a Londra sotto la guida di Gary Lough, marito di Paula Radcliffe con un passato da mezzofondista (personali da 1’49″30 sugli 800m, 3’34″76 sui 1500m, 3’57″02 sul miglio e 7:49.45 sui 3000m).

In una relazione pubblicata da The Sun, Farah nega che la sua scelta abbia a che fare con l’inchiesta della USADA riguardante Salazar, sospettato di aver utilizzato farmaci per migliorare le prestazioni ai suoi atleti. Secondo lo stesso periodico britannico, Farah avrebbe affermato: “Come ho sempre detto, credo fermamente nello sport pulito e credo che chiunque non rispetti le regole debba essere punito. Se avessi mai avuto qualche ragione per dubitare di Alberto, non sarei rimasto con lui per tutto questo tempo.”

L’atleta britannico ha poi aggiunto: “Ho fatto questa scelta perché io e la mia famiglia vogliamo tornare a Londra. Abbiamo passato bene l’estate qui; io e Tania abbiamo capito quanto ci mancava Londra e anche i bambini sono felici qui. Vogliamo che crescano nel Regno Unito, è la cosa giusta da fare per la mia famiglia: il Nike Oregon Project e Alberto sono negli Stati Uniti, perciò non sarebbe possibile continuare la nostra relazione da Londra“.

Sir Mo ha annunciato la sua decisione anche mediante un video postato sul suo account Twitter:

 

Che sia dunque una scelta per concentrarsi meglio sulla preparazione per la maratona? Attenderemo gli sviluppi e saremo pronti a vedere se riuscirà a sorprendere il pubblico e i tifosi alla maratona di Londra nel 2018!

Foto Chiara Montesano/trackarena.com

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