MONDO : La IAAF si unisce nel cordoglio per Nelson Mandela

nelsonmandelaNella sua autobiografia scrisse: ‘Io ero atleta per passione, non per gloria.

A Robben Island  mi imponevo i consueti esercizi di podismo e pugilato. Al mattino in cella facevo 45 minuti di corsa da fermo, 200 esercizi addominali, un centinaio di piegamenti e altra ginnastica. Ho sempre pensato che lo sport sia essenziale per la salute, ma anche per la pace della mente’

Il mondo è in lutto da Giovedì 5, quando è arrivata la notizia della morte di Nelson “Madiba” Mandela, guida politica e spirituale del Sud Africa.

Mandela, oltre al suo impegno sociale e puramente politico  ha sempre creduto nello sport come mezzo spirituale e mediatico per risollevare il nome del Sud Africa e della convivenza multirazziale nel post Apartheid. Per il suo impegno, nel 1999 Mandela è stato premiato con il  ‘ Peace Through Sport’ Jesse Owens Trophy per i suoi sforzi nel riconciliare i sudafricani attraverso lo sport, soprattutto con il suo grande sforzo durante i campionati del mondo di rugby del 1995, resi noti al grande pubblico anche dopo il film Invictus.  Madiba Riuscì con grande lungimiranza a scorgere nel torneo l’occasione per  bianchi e neri sud africani per appianare le divergenze ed unirsi sotto un’unica bandiera arcobaleno; importante fu la sua presa di posizione contro la federazione, composta principalmente da persone di colore, che visto il nuovo presidente nero, speravano di poter avere uno spunto di rivalsa o quasi di vendetta verso i bianchi cambiando il nome della nazionale, che Mandela però lasciò inalterato.

Subito dopo il successo sportivo e sociale del rugby, il Sud Africa riuscì anche ad andare al titolo nella Coppa D’Africa di Calcio del 1996, anch’esso quasi imprevedibile come la vittoria degli Springboks dell’anno prima; a ruota seguì finalmente l’atletica leggera, quando Josia Thugwane porto vittoriosamente a termine la maratona alle olimpiadi di Atlanta 1996, diventando così il primo atleta di colore a vincere un oro olimpico per il Sud Africa.


Molti i nomi dello sport che hanno voluto rendere omaggio alla figura di Nelson Mandela, per noi atleti, su tutti è spiccato Usain Bolt lo ha definito così attraverso twitter:  “Uno dei più grandi uomini mai esistiti. Possa la tua anima riposare in pace. Il più grande combattente del mondo”, mentre il nostro sud africano, Marcello Fiasconaro, ha dichiarato: “E’ un giorno molto triste per tutto il Sudafrica, per tutti noi, sportivi e non. E’ finita la sua agonia, perché negli ultimi tempi le sue condizioni si erano aggravate, ma sono addolorato per la sua scomparsa. Ha portato la pace in un paese che si odiava e so che il suo primato non verrà mai battuto. E’ stato un uomo umile e carismatico, un vero campione del mondo”.

Il presidente IAAF Lamine Diack, dopo aver saputo la triste notizia,  ha subito esternato il suo cordoglio verso il grande statista.

” Come ogni altro cittadino del mondo , ho appreso con estrema tristezza e il dolore della scomparsa del Presidente Nelson Mandela , che ho avuto il privilegio di conoscere. Nonostante la lunga durata della  lotta che dovette sopportare per liberare il suo paese dall‘apartheid e dalle ingiustizie razziali, è stato in grado di elevarsi al di sopra di ogni risentimento personale per sostenere la causa della pace e dell’unità che si è rivelata determinante nella costruzione della  nazione arcobaleno. Sulla triste occasione della sua scomparsa , che si presenta come uno shock per tutti noi, vorrei che il mondo dell’atletica si stringesse attorno ad un uomo che ha utilizzato lo sport come mezzo per sconfiggere l’apartheid e per riavvicinare i popoli senza disuguaglianze; vorrei inoltre estendere le mie condoglianze alla famiglia e a tutta la popolazione del Sud Africa.

Possa l’eredità  fatta di saggezza e tolleranza di Madiba vivere in ognuno di noi , sforzandoci di costruire un mondo migliore . “

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