Sandra Perkovic si impone allo IAAF World Challenge di Zagabria

Sandra PerkovicSi è svolto ieri, nella capitale croata di Zagabria, il Memorial Boris Hanzekovic, tappa dello IAAF World Challenge. Non sono mancati atleti di livello e i migliori risultato della serata croata sono arrivati dalla beniamina del pubblico Sandra Perkovic e dalla atleta della vicina Serbia, Ivana Spanovic.

La ragazza nata propio in quel di Zagabria non ha deluso le aspettative del pubblico, e alla prima apparazione da campionessa olimpica nel paese natale, porta a 13 la sua serie di gare senza sconfitte. La gara è stata letteralmente dominata dalla Perkovic fin dal primo lancio: 66.41m, 67.62m e 67.86m è la sua progressione, con la quale stacca la tedesca Nadine Muller di ben cinque metri,62.46m per lei; terza piazza per l’argento olimpico Melina Robert-Michon con 61.42m.

La Perkovic ha poi dichiarato che voleva lanciare oltre i 70 metri per regalare al pubblico di casa un ottimo risultato tecnico, ma la serata è stata fredda e comunque sia siamo alla fine di una stagione intensa.

Sulla pedana del lungo invece Ivana Spanovic ancora una volta balza oltre la fettuccia dei 7 metri, arrivando a 7.03m, purtroppo con +2.3 di vento alle spalle e risultato non omologabile. Alla terza prova la serba arriva nuovamente vicino ai 7 metri, atterrando a 6.96m, stavolta vento +1.1 e risultato omologabile che diventa il suo 5° miglior salto di sempre.

110 hs che vedono la doppietta francese, con la vittoria di Pascal Martinot-Lagard su Wilhelm Belocian. I due erano spalla a spalla fino al 9° ostacolo, ma alla fine Martinot-Lagard ha prevalso in 13″35 contro i 13″37 di Belocian. Terzo Balzazs Bagi in 13″49. Al femminile invece Andrea Ivanacevic nega la doppietta a stelle e strisce passando sul finale Jasmin Stowers nella lotta per la seconda piazza, 12″88 a 12″90. Vittoria alla campionessa olimpica di Pechino 2008 Dawn Harper Nelson in 12″74 (+2.3).

La bi-campionessa del mondo dei 400hs Zuzana Hajenova, alla quarta gara dopo l’infortunio e alla prima dopo Rio, che l’ha vista medaglia di legno, ha la meglio su Kaliese Spencer, fermando il cronometro a 55″61. 55″76 è invece il tempo della giamaicana. Nella gara piana del giro di pista femminile è Courtney Okolo ad avere la meglio, correndo in 51″19, precedendo la statunitense Natasha Hastings, seconda in 51″35.

Asafa Pawell non riesce nell’impresa di correre per la 99^ volta i 100 metri in meno di 10″, per provare a raggiungere quota 100 prima del termine della stagione. Il giamaicano corre il suo rettilineo in 10″01 e riesce a vincere. Alle sue spalle un tris di atleti della Gran Bretagna: Joel Fearon, secondo in 10″06, James Dasaolu e Adam Gemili: per questi ultimi due, nuovo record stagionale rispettivamente di 10″10 e 10″11. Solo quarto in 20″43 il bronzo olimpico sui 200 metri Christophe Lemaitre, in una gara che ha visto la vittoria del canadese Aaron Brown con un convincente 20″15.

Nella gara dei 3000 metri è la progressione degli ultimi 800 metri di Margaret Chelimo Kemboi che le da la vittoria in 8’45″69 sulla connazionale keniana Agnes Tirop, che chiude i suoi 7 giri e mezzo in 8’46″38. Uno-due keniano anche nei 1500 maschili, anche questi decisi con una volata prolungata di 400 metri di Robert Biwott, per fermare il cronometro in 3’37″55. Secondo posto in 3’37″51 per Vincent Kibet; record personale outdoor per Marcin Lewandowsky che giunge alle spalle dei due atleti degli altipiani in 3’37″69.

Un modesto 8.06m regala la vittoria nel lungo a Fabrice LaPierre sul connazionale Henry Frayne, secondo a 7.99m, così come è modesto l’1.89m che da la vittoria nell’alto all’uzbeka Svetlana Radzivil.

RISULTATI COMPLETI

Foto REUTERS/Kai Pfaffenbach

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