Roberto Bertolini superlativo tra la pioggia e il vento di Nembro

Roberto BertoliniDue giorni fa a Nembro (BG) si è svolto il XX Meeting città di Nembro, in cui molti atleti azzurri hanno voluto testare il loro stato di forma in vista degli imminenti Campionati Italiani di Rieti, ultima sosta di gare per poi ripartire in direzione di Amsterdam e dei Campionati Europei.

Sotto la pioggia e il vento della città in provincia di Bergamo, il miglior risultato arriva senza ombra di dubbio dalla pedana del giavellotto, dove l’atleta delle Fiamme Oro Roberto Bertolini lancia l’attrezzo a 81,05m, appena sopra la fettuccia degli 81 metri, cosa che un italiano non faceva dal 2005, e con margine sopra i 79,00 del minimo per gli Europei. Con questo suo nuovo record personale si colloca al terzo posto delle classifice italiane di sempre.

Sui 110hs scende in pista il recordman italiano Emanuele Abate, che in batteria corre in 13″90. Nella seconda batteria è invece Hassane Fofana a trionfare col tempo di 13″94. Le altre due batterie sono vinte da Carlo Giuseppe Radelli (14″24) e Gianni Frankis (14″26). In finale è poi lo scontro Abate-Fofana a accendere il pubblico: vittoria ad Abate in 13″73, mentre Fofana si ferma a 13″99.

Il vento la fa da padrona sulle gare dei 100. 10″31 (+2.9) al rientro per Michael Tumi in prima batteria, 10″71 (+2.2) per Rosario La Mastra e minimo europeo di 10″38 eguagliato in terza batteria da Jaques Riparelli, con vento regolare al limite di +1.9. In finale tempi più alti di quelli corsi in batteria, come prevedibile visti i bei risultati. Lo scontro pronosticabile tra Tumi e Riparelli vede la vittoria del primo per un solo centesimo, 10″58 a 10″59 (-0.5).

Al femminile è Doris Tommasini a portare a casa la prima serie in 11″99 (+4.2) su Maria Aurora Salvagno, 12″03 per lei; seconda eliminatoria a Marta Maffioletti che ferma il cronometro a 12″08 (+2.4). La vincitrice della seconda serie si dimostra poi essere la più veloce anche in finale con vento contrario a -0.5: vittoria dunque a Maffioletti con 12″09, davanti a Salvagno con 12″18 e Tommasini con 12″19. Nella prova paralimpica vittoria per l’appena laureata campionessa euroepa a Grosseto Martina Caironi col tempo di 15″22 (+2.6).

Negli 800 passaggio a metà gara velocissimo in 50″70: il ritmo cala poi nel secondo giro. Vittoria in 1’47″40 per il tunisino Abdessalem Ayouni. Alle sue spalle tempi di spessore anche per gli altri, col secondo posto di Mattia Moretti in 1’48″48 e subito dietro la coppia U23 Enrico Riccobon e Lorenzo Pilati, 1’48″65 per il primo e 1’48″85 per il secondo.

Marta Milani porta a casa la gara dei 400 con il tempo di 54″22, alle sue spalle 54″84 per Giulia Alberti e l’ottocentista Irene Baldassarri in 54″86. Gran prova al maschile per il primo anno Juniores Vladimir Aceti, che arriva primo al traguardo col tempo di 47″44 mettendo dietro di sé atleti più grandi come l’ottocentista Jacopo Lahbi (47″69) e Marco Lorenzi (47″74).

Reduce dal titolo universiatario, Natalina Capoferri lancia più lontano di tutte sulla pedana del disco con un lancio da 53,20, che supera quello della atleta delle Fiamme Azzurre Laura Bordignon che raggiunge quota 52,48. Lungo femminile che si decide per pochi centimetri: la juniores Beatrice Fiorese salta più lontano di tutte a 5,96, mentre raggiunge 5,94 Giada Pelezza e a un solo centimetro la medaglia di bronzo Irene Pusterla.

Eugenio Rossi salta 2,12 sulla pedana dell’alto in condizioni davvero proibitive, prima di provare tre attacchi a 2,21: purtroppo per lui tre prove col medesimo esito negativo. Asta che vola a 5 metri tondi saltati sia da Marco Boni che dallo juniores Francesco Lama: vittoria per il minor numero di errori a Boni. Lungo maschile vinto di misura dal vice campione italiano U23 Stefano Braga con un balzo da 7,22.

Concludono il meeting le due prove di 5000. Al maschile il duo Yassine Rachik e Ilias Aouani imposta fin da subito ritmi di alto livello, con il passaggio in 5’35″30 ai 2000 e 8’28″00 ai 3000. Sul finale è Rachik a prevalere su Aouani col tempo di 14’01″89 contro il 14’07″55 del campione italiano promesse.

Al femminile nei dodici giri e mezzo la favorita Nadia Ejjafini è battuta in volata da Valentina Bernasconi, che vince fermando il cronometro a 16’51″56, e da Giovanna Epis, seconda in 16’52″99. Terzo posto per la Ejjafini col tempo di 16’54″65.

Foto Giancarlo Colombo/ FIDAL

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