Non capita tutti i giorni di poter intervistare e seguire un Campione Mondiale durante i suoi allenamenti, per questo quando mi si è presentata la possibilità di seguire Yarisley Silva in uno dei suoi allenamenti qui in Italia non ho aspettato un secondo e l’ho raggiunta.
Sono arrivata al Centro Sportivo delle Fiamme Gialle e dopo aver osservato per un po’ gli allenamenti di altri campioni, come Fabrizio Donato e Josè Bencosme, è arrivata Yarisley con il suo allenatore, Alexandre Navas, e Josè Borges.
Mi ha accolto subito con un gran sorriso e dopo le varie presentazioni ci siamo accomodate su un saccone del salto in alto, osservando Sonia Malavisi fare il suo riscaldamento.
Ho dovuto rispolverare tutto lo spagnolo imparato durante il liceo per riuscire a capire e a farmi capire da una che lo spagnolo lo parla da quando è nata.
Yarisley mi ha raccontato che da piccola non pensava minimamente all’atletica, il suo sogno, come quello di tante altre ragazze, era quello di diventare una ballerina di danza classica e per un periodo ci ha anche provato, fino a quando la sua insegnante non le ha detto di non avere il fisico adatto. Ha deciso di tentare a fare atletica, provando un po’ tutte le specialità; c’era però un allenatore che la osservava durante le gare e gli allenamenti e le ha proposto di provare il salto con l’asta, vedendo in lei ottime qualità. La disciplina le è piaciuta e i risultati non hanno tardato ad arrivare, il resto è storia. “E’ stata la cosa migliore che mi potesse succedere“, lo pensiamo anche noi.
La prima domanda che le ho fatto è stata riguardo all’ottimo periodo che sta passando il salto con l’asta femminile nel mondo; sono stati tanti i record battuti durante questo anno con la svedese Lisa Gunnarsson che ha stabilito il WR allieve, Eliza McCartney e Wilma Murto che in pochi mesi hanno migliorato quello Junior e Jenn Suhr che con 5.03m ha invece migliorato il già suo Record Mondiale. “Questo è un buon momento per le ragazze dell’asta femminile che stanno riscrivendo molti Record continentali e del Mondo – ha risposto Yarisley – Credo che questo sia il momento migliore per le giovani. E’ buono che si stia alzando il livello nell’asta perché fa spettacolo“.
L’astita cubana attualmente ha un PB di 4.91m all’aperto, vicino a quei 5m che le astiste desiderano tanto superare, un po’ come i 2m per le altiste e i 6m per gli astisti “Sì, ho superato i 5m in allenamento, ma non ho ancora avuto la possibilità di saltarlo in gara. Con molto allenamento e tanta tecnica credo che si possa fare“. Sono misure incredibili e, da persona amante della pista e anche un po’ paurosa, mi sono sempre chiesta che cosa si provi a vedere il mondo da un’altra prospettiva. Come ci si sente a “volare”? “Grande, dopo aver superato l’asta mi sento molto soddisfatta. Sono orgogliosa perché normalmente le persone non sono in grado di volare ma saltando con l’asta puoi farlo“.
I grandi campioni hanno sempre qualcuno che li appoggia, che riesce ad aiutarli nei momenti di difficoltà e di bisogno, per Yari, come la chiamano i suoi amici, queste persone sono la famiglia “I miei mi appoggiano in tutto, ho una famiglia numerosa ma molto unita tra zii, cugini, nonni e genitori. Nei momenti difficili ci sono sempre e sono loro che ti appoggiano quando hai bisogno. Sono molto orgogliosi delle mie vittorie e dei miei risultati”.
E di vittorie ce ne sono state molte, anche se quella più importante l’ha attenuta lo scorso anno a Pechino, ai Campionati del Mondo; grazie a questa vittoria però è riuscita anche ad aiutare un’altra persona, Kira Grunberg. Un mese prima dei Mondiali la giovane astista austriaca è rimasta vittima di un incidente in allenamento che le ha comportato la paralisi degli arti inferiori e superiori; sono stati molti gesti di solidarietà verso di lei, sia da campioni come Renaud Lavillenie che da persone comuni che hanno deciso di organizzare delle raccolte fondi per aiutarla con le cure. Anche Yarisley voleva fare qualcosa e così, insieme al proprio Manager (Maurizio Galantino n.d.r) ha deciso di mettere all’asta il top con cui ha conquistato il titolo mondiale. “Non ho mai conosciuto Kira di persona, solo attraverso i media. In molti stavano cercando di aiutarla e volevo fare qualcosa anche io così, dopo aver vinto i Mondiali, ho messo all’asta il top. Credo che se puoi aiutare qualcuno devi farlo perché oggi tocca a loro, domani può toccare a te“. Campionessa non solo nello sport ma anche nella vita.
Adesso è lei l’idolo dei giovani atleti, quella che le persone vogliono imitare, ma quando era piccola, chi erano i suoi modelli? “Da piccola i miei idoli erano Ivan Pedroso, Javier Sotomayor e Ana FIdelia. A Cuba ci sono molti campioni. Adesso sono ispirata dai miei obbiettivi, mi manca solamente l’oro olimpico e voglio vincerlo“.
E a proposito delle Olimpiadi “Per me questa Olimpiade sarà la più forte della storia per come si stanno comportando le atlete a livello competitivo. Non so chi vincerà fino all’ultimo momento. Sarà la pista ad avere l’ultima parola. La Murer ci metterà tutto il cuore per regalare una medaglia al suo paese.”
Dopo aver finito l’intervista ho avuto la possibilità di assistere al suo allenamento insieme all’argento dei Mondiali di Daegu, Lazaro Borges, e alla nostra Sonia Malavisi.
Foto Chiara Montesano/trackarena.com