Highlander irriducibili e giovani talenti, una generazione in pista

Bernard LagatIl record mondiale Master di Kim Collins al meeting tedesco di Bottrop che ci ha lasciato tutti senza parole: 100m in soli 9”93 secondi e a 40 anni, è infatti la prima volta che un quarantenne riesce a demolire il muro dei 10″. 

A proposito di quarantenni, ci sono molti esempi di come non ci si tira indietro di fronte all’età che avanza. Saltano subito all’occhio il due volte campione del mondo Bernard Lagat (1974) che nonostante l’età continua a gareggiare sia su pista che su strada e l’invincibile giapponese Koji Murofushi che tenterà la qualifica a Rio 2016 per poter partecipare alla sua quinta Olimpiade. Sempre nel martello troviamo il nostro Nicola Vizzoni (1973) e il primatista lettone Sokolovs (1974). Passando alla Maratona, il 43enne keniano Mburu Mungara, terzo posto alla Milano Marathon 2016 in 2h08’38”, sembra non essersi ancora fermato visti i risultati ottenuti negli ultimi due anni.

Come esistono talenti over 40, esistono anche i talenti U20: il neo-campione del mondo allievi Maykel Massò (1999) ha ottenuto la strepitosa misura di 8,28 in un meeting a Cuba ottenendo la miglior prestazione U18 di sempre. A fargli “compagnia” è stato il greco Tentoglou che ha ottenuto il record nazionale con la misura di 8,19. Non è di certo passato inosservato il record mondiale U18 di salto con l’asta della svedese sedicenne Lisa Gunnarsson che ha portato l’asta a 4,50m.

Risultati clamorosi anche da un meeting in Bulgaria, dove il velocista dell’Oman Mubarak Al-Harti a portato il suo personale a 10”14 e lo sprinter del Bahrain Ali Abbas ha concluso il giro di pista in 44”55 e infine un pesista georgiano Abramyan ha scagliato il peso a 20.54m, milgiorando il proprio personale di ben 2 metri.

Foto: Getty Images

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