Karlsruhe: Rodgers al WL dei 60m, Lavillenie vince la sfida a tre

Renad LavillenieCon l’indoor Meeting di Karlsruhe è partita ufficialmente anche la nuova creatura della IAAF, la Diamond League indoor per così dire: la IAAF World Indoor Tour, circuito valevole non solo a livello ”monetario” ma anche per strappare un pass per Portland.

Molti i nomi e le sfide, ma andiamo con ordine e con cavalleria.

E’ ripartita da qui dopo una a dir poco folgorante stagione outdoor Dafne Schippers, piazzatasi sui blocchi dei 60m. Dopo una batteria solo da vincere, la ragazzona olandese ha avuto ragione in finale sul resto delle avversarie correndo in 7”08, un centesimo davanti alla americana Barbara Pierre.

Tra gli uomini arriva la prima sconfitta di Kim Collins, al quale non è bastato un ottimo 6”54 per battere Mike Rodgers, primo col nuovo WL di 6”52.



Sempre sullo sprint corto ma con ostacoli, Kendra Harrison non conosce rivali per questo anno appena iniziato, fermando il cronometro dei 60Hs a 7”86, quarto tempo consecutivo sotto i 7”90.

La gara più attesa del programma era sicuramente il salto con l’asta, dove a sfidarsi di nuovo in un menage a trois c’erano Renaud Lavillenie, Raphael Holdzeppe e Shawn Barber. Il podio è tutto qui, ma l’evento non è stato così tirato come si credeva: la sfida dura fino ai 5,77m ultima misura superata da Barber (mentre Holdzeppe si era già fermata a 5,70m) ; Lavillenie, una volta che i suoi avversari erano già tutti con le scarpe da ginnastica ai piedi, ha voluto dare una dimostrazione di classe andando ad ergere fino a 5,91m.



Bella sfida a colpi di salti anche nel salto triplo maschile, dove Alexis Copello ha accarezzato i suoi primi 17 metri del 2016, facendo registrare 16.99m, staccando di 30 cm Jonathan Drack (16,67m) ed il veterano Nelson Evora (16,65m).

Gara a distanza nei 400m donne, dove Natasha Hastings , vittoriosa in 52”60, ha rischiato di perdere dalla arrembante danese Sara Slott Petersen, la quale nella prima batteria ha fatto il vuoto con 52”80.

Di livello la corsa di Adam Kszcot, il quale da grande agonista si è andato a prendere gli 800m con una gran progressione nell’ultima parte di gara e fermando il cronometro ad 1’45”96, tre decimi davanti a Pierre Ambroise Bosse.

Di rilievo le prove lunghe, con i 3.000m uomini ed i 1.500m donne. Tra gli uomini il finale ha visto i tre uomini da podio andarsene verso l’arrivo di gran carriera, da cui è spuntato per primo Augustine Choge, fermandosi a 7’43”22 . Tiratissima anche la prova femminile, con cinque atlete sotto i 4’09” ma con una sola vincitrice: Axumawit Embaye, 4’08”22.




Foto: Gladys Chai von der Laage

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