Barshim risparmia le energie, solo due Diamond League prima di Rio

Mutaz Essa BarshimIl fuscello del Qatar, colui che forse sembra il più papabile a raccogliere lo scettro di Javier Sotomayor, Mutaz Essa Barshim, ha deciso che preserverà le sue forze per puntare all’oro olimpico, rinunciando alla quasi totalità delle gare Diamond League, di cui è stato vincitore nel 2014 e 2015.

Per il saltatore classe ’91, il circuito Diamond Legue è stato forse il più grande palco per spiegare le ali oltre l’asticella. Dal 2013 in poi, le tappe comprendenti il salto in alto hanno potuto quasi sempre godere dell’eleganza di Barshim, il quale si è espresso diverse volte oltre i 2,40m, con l’apice del 5 settembre 2014, quando raggiunse i 2,43m a Bruxelles, il tutto condito da entusiasmanti confronti con Bohdan Bondarenko.


Il 2015 era partito nel migliore dei modi per Barshim, il quale fece segnare 2,41m al coperto il 4 gennaio 2015 a Banská Bystrica; da lì però qualcosa ha rallentato l’ascesa verso i Campionati del Mondo di Pechino, dove il Qatariota ha raccolto ”solo” il bronzo con un 2,20m pieno di rammarico.

All’apertura di questo 2016 agonistico, il fortissimo altista ha dichiarato che il suo corpo era stanco per i due anni passati a girovagare per le pedane di tutto il Mondo, influendo negativamente sulla prestazione di Pechino 2015; quindi c’è solo una cosa da fare: riposo (ma non troppo).

Mutaz Barshim andrà a Portland per difendere il suo titolo Mondiale Indoor vinto a Sopot 2014, da lì solo una o due tappe Diamond League per cercare la perfezione e, chissà, magari un 2,46m sulla pedana di Rio De Janeiro.

 

Foto: Michele Fortunato/trackarena.com

 

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