Occupata la sede della Federazione Keniana, gli atleti chiedono un’atletica pulita

Protesta KenyaA Nairobi un gruppo di atleti composto da una cinquantina di persone sta occupando da ieri mattina la sede della Federazione Keniana a causa delle accuse di sottrazione di fondi ricevuti dalla Nike per finanziare i gruppi sportivi e gli atleti, da parte del Presidente Isaiah Kiplagat e di David Okeyo, alto funzionario della IAAF e Vice Presidente della AK.

Il presidio è iniziato ieri mattina alle 7.30, ora in cui i manifestanti hanno chiesto al personale di lasciare gli uffici e si sono barricati all’interno, capitanati dal segretario generale Julius Ndegwa; sono stati appesi cartelli e striscioni che chiedono le dimissioni del Presidente Isaiah Kiplagat e degli alti funzionari.



Oltre alla questione legata alla Nike, gli occupanti, di cui fanno parte anche Rose Tata Muya, detentrice del Record Africano sui 400hs e Justina Jepchirchir detentrice di quello sui 3.000m, stanno protestando anche a causa del diffuso uso del doping nella nazione e dello scandalo delle tangenti che sembra non riguardare solamente la Federazione Russa. A questo proposito la IAAF ha chiesto alla AK di spiegare e rettificare i controlli anti doping altrimenti la federazione finirà insieme alle altre a rischio squalifica.

Kiplagat commenta la situazione affermando che i manifestanti hanno fatto sì che venisse cancellata una riunione riguardante gli argomenti più controversi e che “Gli atleti forti sono tutti ad allenarsi, non hanno il tempo per le manifestazioni“.

Foto CapitalFM Kenya

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