LIVORNO: Campo Scuola in condizioni pietose, l’Atl. Livorno si ribella: “Abbandonati dall’amministrazione”

gabbiamartellolivornoL’atletica livornese è in gran subbuglio in questi giorni, dopo che gli atleti, gli allenatori e le società hanno detto basta all’attesa di una risposta e sopratutto di un aiuto mai arrivato.

Ormai da parecchio tempo la gabbia del martello è in un angolo, divelta in un giorno di forte libeccio e non ancora rinnovata, lasciata lì al suo destino. Ad allenarsi sulla pedana livornese ci sono attualmente atleti di gran calibro, uno su tutti, il capitano della Nazionale Nicola Vizzoni, che, all’incontro con la stampa locale sul “luogo del delitto” martedì scorso, si è detto fortemente rammaricato per questo completo disinteresse da parte dell’amministrazione.

Infatti molti esponenti dell’Atletica Livorno si sono trovati con i giornalisti per discutere la situazione e mandare un segnale forte al Comune di Livorno, proprietario della struttura.


A spiegare la faccenda in modo più completo ed appassionato possibile ci ha pensato il presidente dell’Atletica Livorno, Marco Marsi, il quale ha descritto con grande precisione e dispiacere come i lavori al Campo scuola livornese siano stati fatti in malo modo, perchè una gabbia di soli quattro anni non può cedere al vento in questo modo e, cosa ancor più grave, una volta accaduto il fatto, l’unica mossa delle amministrazioni è stato quello di transennare l’area, senza intervenire negando agli atleti di continuare gli allenamenti.

Già, gli atleti, dove si allenano quindi? Per allenarsi, ha commentato anche Riccardo Ceccarini, (l’allenatore di Nicola Vizzoni, Eric Fantazzini ed Elisa Magni; tre azzurri), gli atleti sono costretti a muoversi anche per più di 30 km, andando ad usufruire del campo di Pontedera, ma questo è reso impossibile per ragazzi che magari per impegni scolastici o meno non possono recarsi a lanciare.

C’è di più: Livorno è stata designata come centro federale per il Lancio del Martello, ma a quanto pare non si può lanciare.

Marsi ha continuato anche nel descrivere i lavori che sono stati fatti per il rifacimento della pista, la quale ha avuto mille tribolazioni prima di essere omologata e tutt’ora presenta problemi di ristagno d’acqua in prima corsia quando piove, inficiando e non poco marciatori e mezzofondisti.

Il problema grave è che le risposte dalle autorità comunali non arrivano e con le gare di lanci invernali che si avvicinano, gli atleti livornesi arriveranno impreparati e magari non motivati per la consapevolezza di non aver lanciato.


Non è finita ovviamente, oltre al danno la beffa:  fino a qualche tempo fa veniva usato lo spazio vicino alla gabbia come deposito della spazzatura raccolta nel post partita dell’Armando Picchi per le partite del Livorno Calcio in attesa dell’arrivo del camion per portarla nei centri di smaltimento. Se vogliamo essere ancora più critici: all’interno dell’ Armando Picchi é presente una pista ad otto corsie, ai tempi pagata molto, lodata da grandi atleti, su cui sono stati fatti anche record italiani. Da quando il Livorno Calcio ha scalato le serie assumendo importanza, la pista é stata dissacrata e martoriata con la costruzione delle panchine , telecamere in pista, buche per l’ incuria e le bombe carta; questo é stato un altro sfregio all’Atletica Leggera, che invece con quell’impianto avrebbe potuto organizzare eventi di alto livello, portando in città migliaia di atleti che avrebbero contribuito all’economia cittadina, in armonia col mondo del pallone. Invece no.

Proprio qualche settimana fa sono arrivati anche grandi contenitori  di materiali inerti provenienti da alcuni lavori della zona e che, essendo respinti dalla discarica per assenza di analisi che certificassero il contenuto, sono stati messi in attesa proprio all’interno della struttura sportiva dove ogni giorno centinaia di persone, tra cui moltissimi bambini, passano la giornata. Questo fatto dimostra come il campo scuola sia considerato di quando in quando, un campo sportivo, ma anche un parco pubblico finanche un deposito di materiali in attesa del conferimento in discarica. Questo è inammissibile.

A parte tutto, l’Atletica Leggera in una città medagliata come Livorno, con una cultura sportiva antica e poliedrica e che vanta atleti sia del passato che del presente come Pericoli, Ulivelli, Dani, Drovandi, Mori, Vizzoni, i gemelli Dini, Bussotti, Lemmi, Lari, Magni, Contini eccetera, debba essere bistrattata e non incentivata come l’ultimo degli sport.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *