FIRENZE: Un morto nella Firenze Marathon vinta da Asbel Kipsang e Gebireyes Ehite

Asbel KipsangSono 10777 gli iscritti alla Firenze Marathon e l’obiettivo degli organizzatori, è condurre quasi tutti all’arrivo nella splendida Piazza Santa Croce, nel centro storico dell’incantevole capoluogo Toscano. Il meteo aiuta gli organizzatori, l’edizione “glaciale” del 2010 è solo un ricordo, ma più che per l’obbiettivo sfumato di pochissime unità, la cronaca della gara passa in secondo piano a causa della morte di un podista a 1 km dal traguardo : Luigi Ocone, 38enne, iscritto con una società di San Miniato, proprio in Toscana, riferisce a un amico di non farcela più, si accascia al suolo e purtroppo i soccorsi non riescono a rianimarlo.

Un’altro malore al 25° chilometro, questa volta uno spettatore, soccorso da un atleta in gara di mestriere proprio rianimatore, che era di passaggio : gli ha praticato la respirazione artificiale, mentre si attendeva l’ambulanza, che prontamente l’ha portato all’ospedale salvandogli la vita. Il podista è poi ripatito, in direzione del traguardo.


Ma la gara è un’altra storia, davanti ci sono i keniani, in quanto l’intero cast degli italiani quest’anno ha scelto Torino, fatta eccezione per Domenico Ricatti, rientrante da un infortunio patito alla maratona degli Europei di Zurigo, che non riesce a interpretare una gara di testa lasciando il palcoscenico ai due favoriti. Kipsang, ma non il primatista del mondo, “solo” Asbel, atleta della scuderia Rosa e Associati, che una manciata di giorni fa, ha deciso con il suo staff di fare il suo esordio nella distanza di Fidippide sfidando il favorito numero uno Levi Matebo accreditato di 2h05’16” .

I due Keniani, scortati dalla lepre Sikuku sino al 30° chilometro, hanno proceduto appaiati sino alle ultime battute, quando l’esordiente dal nome pesante ha pigiato il piede sull’acceleratore, lasciando sul posto il connazionale e tagliando il traguardo in 2h09’55, staccando l’inseguitore di 25 secondi, in pochi chilometri conclusivi, 2h10’20” per Matebo.

Ai piedi del podio un’altro Keniano dal nome conosciuto in Italia : William Kibor classe 1985 e tesserato per l’atletica Parco Apuane, si vede molto partecipare ai campionati societari e in generale nelle gare del campionato di corsa su strada, facendo segnare sempre prestazioni eccellenti e spesso vincendo, ma questa volta con 2h15’20” arriva solo 3°. Cherkaoui Laalami del marocco è 4° con 2h15’40”, seguito dalla lepre Sikuku Emmanuel, che dopo aver fatto il suo lavoro, continua in velocità di crociera e chiude in 2h16’19” . Domenico Riccatti chiude 8° con il tempo di 2h20’01”.


La Firenze Marathon, patisce lo stesso problema della gara maschile : il cast delle italiane ha scelto un’altra maratona e allora spazio ancora all’etiopia : Gebireyes Ehite già vincitrice sulla distanza a Siviglia e Varsavia, corre forte da sola 2h31’28” facendo il vuoto dietro se. Le due keniane al 2° e al 3° posto, Grace Momanyi 2h35’04” e Murigi Lucy 2h40’02”, sono talmente lontane che non possono impensierire la prima donna. Per vedere la prima italiana sul traguardo, dobbiamo attendere l’arrivo dell’austriaca Freitag con 2h44’31”, la greca Karageorgaki, la francese Fatima, la norvegese Schiefloe e poi la biellese Lara Giardino con 3h00”05.

La maratona di Firenze nonostante gli accadimenti spiacevoli avvenuti, resta ben salda al numero due delle maratone italiane preceduta solo da Roma. Le bellezze architettoniche attraggono moltissimo il popolo dei runner, che è sempre in crescita e sebbene non sia una corsa facilissima, soprattutto nel finale in centro, dove si hanno svariati cambi di direzione e pavimentazione irregolare, la visione di Palazzo Pitti, ponte Vecchio e la Piazza Santa Croce all’arrivo, per citarne solo alcune, lenisce ogni possibile stanchezza.

Nella foto: Asbel Kipsang (Andrea Renai/Ufficio Stampa Firenze Marathon)

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