NEWS: La IAAF e gli olimpionici di maratona promuovono il Parkrun

iaaf Athletics for a better worldIn ogni città, che sia di mare o di montagna, chiunque almeno una volta è andato a correre per strada, in un parco o sulla costa, per piacere o per “sfida” col proprio corpo, ma una bassa percentuale partecipa magari ad un evento organizzato come può essere una maratona o una stracittadina, a meno di lunghi allenamenti preparatori.

Tutto ciò è stato abbattuto da Parkrun, manifestazione ideata da Paul Sinton-Hewitt nel 2004, con la prima edizione fatta nel secondo parco Reale più grande di Londra, il Bushy Park.

Lentamente ma non troppo, Parkrun ha iniziato ad acquisire popolarità tra i corridori esperti e non, i quali ogni fine settimana potevano confrontarsi tra loro con più o meno agonismo, percorrendo i bellissimi parchi londinesi.

Adesso, dopo dieci anni, le manifestazioni Parkrun vengono corse settimanalmente in nove paesi sparsi per il Mondo, ovvero: Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Australia, Nuova Zelanda, Polonia, Russia, Sud Africa e Stati Uniti, aspettando l’approvazione di Zimbabwe e Islanda. 


Parkrun si svolge sempre in aree verdi o parchi cittadini, su una distanza di 5 km per gli adulti, e 2 km per gli under 15. Tutta la gestione è svolta da volontari, i quali aiutano i concorrenti, prendono i tempi e ripuliscono l’area a fine manifestazione. I corridori, iscrivendosi gratuitamente online alle “gare” Parkrun, possono ogni volta controllare le statistiche ed i progressi fatti nelle varie corse fatte.

Questo evento ha suscitato così tanto interesse che anche Dennis Kimetto e Wilson Kipsang si sono iscritti alla prima Parkrun Umhlanga in Sud Africa , spiazzando coloro che pensavano di avere qualche possibilità di vittoria. Altra grande fautrice del Parkrun è la Sud Africana Elana Meyer, argento dei 10.000 alle Olimpiadi del 1992, la quale ha iniziato con la Parkrun Root44, all’interno di una azienda vinicola, e da lì ha continuato, ottimista del fatto che Parkrun continuerà ad estendersi. Meyer adesso si occupa di organizzare uno dei 44 eventi Sudafricani

Ad Umhlanga, Kipsang ha guadagnato una piccola fetta di vendetta per aver perso il suo record mondiale nella maratona, attraversando il traguardo per primo in 17’45” con Kimetto secondo in 17’46”. “Io sostengo l’idea per il Kenya“, ha detto Kimetto. “Ma in Kenya, ci piace correre per competere”

La IAAF ha introdotto il Parkrun nel programma “Athletics for a better World” , essendo questa una pratica pulita, deputata solo al piacere per la corsa.

Potremmo quindi aprire una piccola riflessione: con tutti gli spazi verdi, i parchi cittadini e monumentali, i borghi immersi nella vegetazione, i percorsi faunistici e le passeggiate costiere che offre l’Italia, quale miglior manifestazione potrebbe esserci per portare ogni fine settimana centinaia o migliaia di persone a correre e star bene in tutta la penisola, senza pensare troppo al risultato ma a gioire del fatto che si possa correre liberamente, magari accanto ad un campione Olimpico?

L’iniziativa Corri per il Verde organizzata dalla UISP ogni fine anno a Roma si sposa benissimo con questo progetto e raccogliere sempre centinaia di partecipanti. Perché non estenderla a tutta l’Italia?

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