ZURICH2014: Quarta giornata di svolta per gli azzurri, oro Grenot e tanti azzurri in finale

Marco De LucaE’ cominciata presto la quarta giornata degli azzurri ai Campionati Europei di Zurigo.

Il primo a dover scendere dal letto è stato sicuramente Marco De Luca, impegnato della gara più lunga del programma, i 50km di Marcia. Un grande risultato quello conquistato dal finanziere, posto e PB con 3h45’25”, che segna una sorta di rinascita dopo questi ultimi anni un po’ travagliati. Secondo degli italiani  è stato Teodorico Caporaso con 3h58’23” (20°) seguito da Jean Jacques Nkoulokidi con4h01’12” (22°). Nella stessa gara il francese Yohan Diniz ha fatto registrare il primo record del mondo dei campionati, 3h32’33”, abbattendo di circa 2′ quello precedente appartenente a Denis Nizhegorodov.

Ha guadagnato l’accesso in finale poi Chiara Rosa, impegnata nel lancio del peso. Con un ultimo lancio da 16,76m è riuscita a piazzarsi all’11° posto tra i 12 disponibili.

Sorte diversa invece per Valentina Aniballi, che per soli 23cm rimane al 13° posto nelle qualificazioni del disco. 53,60m ottenuto al primo tentativo fa di lei la prima delle escluse.

Torna a sorridere Alessia Trost, qualificata per la finale del salto in alto. Dopo aver superato l’asticella a 1,89m si è lasciata andare con un urlo liberatorio come non lo sentivamo da un bel po’ di tempo.

Niente finale invece per Valeria Roffino, impegnata nelle seconda delle due batterie previste per le qualificazioni dei 3000st. 10’07″58 non bastano per rientrare tra le 15 che si contenderanno le tre medaglie in palio.

Hanno chiuso la mattinata i due giovanissimi azzurri impegnati nelle gare di qualificazione dei 1500m, Soufiane El Kabbouri e Mohad Abdikadar. Il primo a scendere in pista è stato Abdikadar, non riuscendo tuttavia ad esprimere tutto il suo potenziale. Ha tagliato il traguardo in 3’46″07, decisamente lontano dalla sua migliore prestazione. Decisamente più fortunato invece è stato El Kabbouri, qualificato in finale con una decisione post-gara dei giudici. Insieme allo spagnolo infatti sono caduti per terra a causa di una azione scorretta dell’austriaco Vojtas. Entrambi tuttavia hanno voluto proseguire la gara, decisione che molto probabilmente ha influito sulla successiva qualificazione.

Libania GrenotNon si poteva aprire meglio il pomeriggio al Letzigrund Stadium per l’atletica italiana, con la prima medaglia messa in cassa dall’Italia grazie alla cavalcata solitaria da 51″10 di Libania Grenot nei 400m. Una gara  coraggiosa quella dell’azzurra, partita subito a tutta e uscita dalla seconda curva con 5-6 metri di vantaggio. Gli ultimi 100m sono stati guardati in apnea da tutti i tifosi italiani, visto che la ucraina Zemlyak era in netta rimonta. Una medaglia d’oro che per la Grenot significa molto, dopo anni passati ad inseguire, nonostante i crono nettamente migliori.

Si è confermata essere un grande talento in crescita Federica Del Buono, protagonista di una strepitosa finale dei 1500m. Gestione tattica quasi perfetta quella della vicentina, capace di rimontare parecchie posizioni nel finale giungendo 5^ con il personale di 4’07″49. Lei stessa poi ha dichiarato che se avesse cambiato ritmo un po’ prima avrebbe potuto anche assaltare la terza posizione, ma sicuramente nessuno ha nulla da recriminare alla giovanissima classe 94.

Giornata storta invece per i nostri lunghisti impegnati contemporaneamente nelle due pedane di qualificazione. Dopo essere scivolato sull’asse di battuta ed aver rischiato di farsi male, Emanuele Catania non è riuscito a fare meglio di 7,25m e 7,31m, sicuramente spaventato dal primo salto. Ha preferito rischiare un po’ di più invece Stefano Tremigliozzi, con due primi salti ben corsi ma purtroppo nulli. Problemi nell’ultimo salto poi l’hanno portato a un 4,77m che lo salvano da un NM.

Bravissimi invece Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi, capaci di saltare 2,26m sotto un incessante diluvio che ha reso la pedana decisamente impraticabile. Entrambi al posto nella gara vinta con 2,35m dal re della specialità Bohdan Bondarenko.

Conclude la giornata la finale dei 200m maschili con Diego Marani sui blocchi di partenza. Dopo lo straordinario 20″36 corso in semifinale (3^ prestazione italiana di sempre) si classifica con un 20″43 che significa molto di più visti i –1,6m/s di vento contro. A tagliare per primo il traguardo è stato il giovanissimo Adam Gemili in 19″98 eguagliando il suo personale.

Gli orari degli azzurri in gara

Nelle foto: Marco De Luca e Libania Grenot (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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