PADOVA: Legnante mondiale al Meeting di Padova, Grenot migliore europea dell’anno

yadislaidypedrosoLo stadio Euganeo di Padova torna ad ospitare la grande atletica. In anticipo rispetto alle passate edizioni che lo vedevano come uno dei meeting di fine stagione, per la sua ventottesima edizione la prestigiosa rassegna patavina si offre come occasione per gli atleti italiani, e non solo, di cogliere il minimo di partecipazione agli Europei di Zurigo. Il clima si presenta umido ma con un discreto vento che soffia in direzione opposta al rettilineo d’arrivo.

La serata si apre con il salto triplo, sfrutta al meglio il vento Troy Doris che si afferma grazie ad un terzo salto da 16,85m, misura che gli vale anche il primato personale. In pista la prima gara è quella dei 400hs donne dove la primatista italiana Yadisleidy Pedroso corre con coraggio ma nel finale si deve arrendere alla ucraina Titimets (55″47) e alla jamaicana Russel (55″51), la azzurra chiude terza in 55″70, primato stagionale.

Bella la gara dei 3000 siepi in cui il keniano Clement Kimutai fa saltare il record del meeting grazie ad un discreto 8’26’’73. Unico rappresentante azzurro della gara è Patrick Nasti che corre sempre coperto ma non riesce a trovare lo spunto finale che avrebbe potuto portarlo più avanti in classifica, chiude nono in 8’34’’22.

Stessa distanza ma senza siepi per le donne, la vittoria è ancora keniana grazie a Stacy Ndiwa che fa sua la vittoria grazie ad una grande volata chiudendo in 8’57’’65. Tra le tante africane si distingue Giulia Alessandra Viola, la trevigiana finisce a ridosso delle prime e migliora il proprio primato, portandolo a 9’01’’33.

Ancora mezzofondo in pista con gli 800m in cui Giordano Benedetti era atteso per bissare il successo dell’anno scorso. Il finanziere non riesce nell’impresa ma chiude terzo in 1’46’’22, a vincere è l’australiano Jeffrey Risely con 1’45’’81. Nella stessa gara chiude decimo Emilio Perco, atleta classe 1994, che ferma i cronometri a 1’47’’82, a soli 2 centesimi dal minimo EA per gli europei di Zurigo.

assuntalegnanteEsili mezzofondisti in pista, donne forzute in pedana, nel getto del peso. Lancia lontano Chiara Rosa, per lei 18,49m, primato stagionale e secondo posto a pari misura con la vincitrice Aliona Dubitskaya. Ma il vero botto arriva dalla quarta classificata, Assunta Legnante, che scaglia l’attrezzo a 17,32m: nuovo record mondiale paralimpico e misura a soli 18cm dal minimo Fidal per Zurigo, il minimo EA lei lo ha già in tasca da tempo.

Nel salto in alto si spegne dopo i 2,19m la luce per Gianmarco Tamberi, nella gara vinta dal russo Dmitriy Semenov con 2,26m. Non brilla Giulia Pennella nei 100hs donne, l’atleta dell’esercito, fresca di primato personale portato a 13″03 finisce ultima lontana dal suo primato in una gara che vede trionfare l’ucraina Platitsyna in 13″00.

Deludono le gare dei 100m, le vittorie vanno rispettivamente a Andrew Fisher e a Hrystyna Stuy con i modesti tempi di 10″35 e 11″56. Sulla pedana del triplo donne è un monologo della russa Irina Gumenyuk, unica a superare i 14m con un ottimo 14,35m. Sesta e settima Ottavia Cestonaro e Dariya Derkach entrambe con 13,39m.

A chiudere la serata padovana sono stati i 400m sia al maschile che al femminile. Tra gli uomini la vittoria va a Michael Berry in 45″70, solo sesto Matteo Galvan che non sembra mai fluido e chiude in 46″41.

Tra le donne si mette subito in luce la panterita, Libania Grenot che parte fortissimo e cala solo nei 30m finali vincendo alla grande in 51″08 tempo che le vale la leadership europea dell’anno. Terza finisce Chiara Bazzoni in 52.72″, quarta Elena Bonfanti in 53″13 e sesta Maria Benedicta Chigbolu in 53″97.

Risultati completi

Nelle foto: Yadisleidy Pedroso e Assunta Legnante (Michele Fortunato/atletipercaso.net)

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