Alessia Trost 2^ a Stoccolma, Desiree Rossit non supera la misura d’ingresso

Alessia TrostLa tappa svedese di Stoccolma della Diamond League si è svolta all’insegna un freddo tipico della nazione, a tratti sotto la pioggia che ha penalizzato gli atleti soprattutto sulle pedane e con uno starter che, tenendo gli atleti per diverso tempo sulla posizione del pronti, ha squalificato diversi atleti in quasi tutte le gare svolte in pista.

Freddo e pioggia che hanno penalizzato le atlete sulla pedana del salto in alto con le due azzurre Desiree Rossit e Alessia Trost: per la prima esordio in Diamond League da dimenticare per pensare meglio al futuro, tre errori alla misura di ingresso di 1.81. Arriva seconda invece la Trost che salta fino a 1.90 e raggiunge così la terza posizione nella Diamond Race. Vittoria ad un’inossidabile Ruth Beitia che salta 1.93, record personale stagionale.

L’altra azzurra in gara era la campionessa europea dei 400 Libania Grenot che gestisce meglio la prima metà di gara rispetto a quanto fatto vedere a Oslo, ma con un tempo simile. Arriva terza in 52″62 dietro a Anyka Onuora e alla vincitrice Novlenne Williams-Mills con 52″29.

400hs che vedono la vittoria di Javier Culson in 49″43 davanti a Kerron Klement, 49″87 per lui. Non bene gli altri due americani: squalificato per falsa partenza Barhawn Jackson e si ritira Michael Tinsley per un problema muscolare dovuto forse al freddo rigido. Delude il campione del mondo Nicholas Bett, quinto con 51″14.

Altra gara con ostacoli della serata erano i 100hs che hanno visto la tripletta americana con la vittoria di Kendra Harrison in 12″66, secondo posto per Nia Ali in 12″85 e gradino basso del podio per Queen Harrison in 12″87. Sotto i 13″ anche Alina Talay con 12″90.

Penalizzata dall’acqua la gara di asta che ha visto l’ormai classico scontro tra Renaud Lavillenie e Sawn Barber. Va al francese la vittoria con 5.73, mentre per il campione del mondo di Pechino secondo posto con 5.65. Anche il lungo femminile risente dell’acqua, ma meno rispetto all’asta. Vittoria a Ivana Spanovich con 6.90 che mette dietro le due americane Brittney Reese e Tianna Bartoletta, rispettivamente con 6,88 e 6.68.

In una gara di giavellotto di alto livello viene premiata la potenza pura dell’egiziano Ihab Abdelrahman, che arriva a 86.00, rispetto alla tecnica di Thomas Rohler, 85.89 per lui. Terzo Julius Yego con 83.09. Domina il disco Sandra Perkovic che arriva a quota 68.32.

Gare di velocita che risentono del clima. 100 maschili che vedono la vittoria di Jak Ali Harvey in 10″18. Alle sue spalle Ben Yusef Beité in 10″25 e Daniel Beiley in 10″31. 200 femminili alla britannica Dina Asher-Smith, che vince in 22″72 su Simone Facey, 22″81 per lei, terza Desiree Henry con 22″88.

Senza rivali sulla pedana del triplo Christian Taylor che con una progressione di salti da paura arriva a 17.59 all’ultimo balzo dei sei disponibili. Secondo a quasi un metro di distanza è Troy Doris con 16.70.

I migliori risultati tecnici arrivano dalle gare di mezzofondo, che risentono meno il freddo rispetto a quelle di velocità e ai concorsi. Fa tremare il record del mondo fino a un kilometro dalla fine la keniana del Barehin Ruth Jebet, che, lasciata dalle lepri, cede un po nel finale. Chiude conunque con un ottimo 9’08″37. Dietro di lei il resto del mondo: seconda Beatrice Chepkoech con 9’22″56 e terza Genevieve Lacaze in 9’23″19.

Gara tattica quella dei 5000 con il dominio etiope delle prime sei posizioni, che vede un ultimo giro corso in 55″ per la vittoria Ibraihm Jeilan in 13’03″22; secondo posto per Yomif Kejelcha in 13’03″66 e terzo posto per Muktar Edris  in 13’05″54.

Battute le atlete degli altipiani sui 1500 che vedono la vittoria della polacca Angelika Cichocka, che era rimasta nel gruppo fino alla fine e nel rettilineo finale di vede l’etiope Gudaf Tsegay che le lascia la prima corsia per una volata che brucia il resto delle atlete. 4’03″25 per la Cichocka, seconda l’atleta di casa Meraf Batha in 4’04″37 e terza la Tsegay con lo stesso tempo della Batha.

Solo quarto David Rudisha negli 800 in 1’45″69 con la vittoria a sorpresa nel finale di Ferguson Rotich in 1’45″07. Secondo Pierre-Ambroise Bosse in 1’45″23, che aveva preparato la gara su Rudisha affiancandolo gli ultimi 200 metri e correndo in seconda corsia; terzo posto per Adam Kszczot con 1’45″41.

RISULTATI COMPLETI

Nella foto: Alessia Trost (Michele Fortunato/trackarena.com)

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