Libania Grenot 7^ a Bruxelles, Sandi Morris 2^ di sempre a superare i 5m outdoor (VIDEO)

Sandi MorrisL’ultima tappa della Diamond League ha toccato la città di Bruxelles col 40° Memorial Van Damme, nei giorni di giovedì 8 e venerdì 9. Il clima nella città belga era ottimo e ha regalato davvero delle belle prestazioni e numerose sorprese nel corso della serata di venerdì.

Il giovedì in piazza a Bruxelles si è svolta la gara del peso femminile. Vittoria con 19.98m a Michelle Carter: non basta però a strappare il diamante a Valerie Adams, che con un lancio da 19.57m, si piazza in seconda posizione.

Prima della diretta tv di venerdì si hanno due gare di lanci: quelle del disco maschile e quella del giavellotto femminile. Entrambe confermano la classifica della Diamond Race: nel disco basta il secondo posto di Piotr Malachowsky con 65.27m, dietro al 65.78m di Daniel Stahl, per confermarsi capolista nel circuito; mentre nel giavellotto si impone, col Record Nazionale della Lettonia ,Madara Palameika con 66.18m, secondo posto a Barbora Spotakova con 63.78m.

Nei 400hs femminili Eilidh Doyle si trova in testa alla Diamond Race seguita da Cassandra Tate, alla quale serve la vittoria per conquistare il diamante. Partono entrambe forti, ma sull’ultimo rettilineo cala drasticamente la britannica, lasciando la retta finale per la vittoria alla Tate, seguita in un insperata rimonta da Sara Petersen. 54″47 per la statunitense, personale stagionale, 54″60 il tempo della Petersen. Chiude quinta la Doyle in 55″26.

Fantastico il 10″72 che da la vittoria per distacco a Elaine Thompson eguagliando il Record del Meeting della Fraiser-Pryce. Non riesce a distendersi al meglio nel lanciato Dafne Schippers che chiude seconda in 10″94, lasciando la vittoria della Diamond Race alla Jamaicana.

Tocca poi gareggiare all’unica azzurra in gara sui 400m Libania Grenot. La sfida per la Diamond Race è tra Stefanie-Ann McPherson e Natasha Hastings. Nessuna delle due si impone nella gara: la vittoria va a Caster Semenya col personale di 50″40, correndo un 400 molto ben distribuito, ma con una partenza non buona. Secondo posto in 50″51 per Courtney Okolo e con lo stesso tempo troviamo la McPherson. 5^ la Hastings in 50″84 e 7^ Libania Grenot in 51″65, soffrendo sempre tantissimo l’ultimo rettilineo.

Ennesimo dominio nel triplo per Caterine Ibarguen, che nella Diamond Race conquista 76 punti su 80 disponibili, battuta solo a Birmingham da Olga Ripakova che le è arrivata alle spalle anche questa volta. 14.65m è la misura più lunga della colombiana, mentre la kazaka arriva anche lui dalle parti dei 14.50, atterrando a 14.41.

Si impone negli ultimi ostacoli dei 110 Orlando Ortega che in 13″08 fa suo il diamante della Diamond Race. Ottima prima parte di gara per Pascal Martinot-Lagarde, che arriva secondo in 13″12, primo dei 3 francesi arrivati uno dietro l’altro: terzo posto per Wilhem Belocian con 13″32 e quarto Dimitri Bascou con 13″37.

Almaz Ayana nella gara dei 5000m non si accontenta di vincere la gara: i passaggi previsti, con l’aiuto di ottime lepri come la Tverdostup, sono quelli del Record del Mondo. Purtroppo però non riesce a reggere il ritmo ed inizia a rallentare; il passaggio ai 3000 è stato di 8’44, decisamente non sufficiente per il WR. Chiude comunque con un ottimo 14’18″89, che vale come Record del Meeting. Secondo posto per Obiri col personale di 14’25″78. Pioggia di personali ottenuti da Sembere Teferi, 14’25″78, Etenesh Diro, 14’33″30, Alice Nawawna, 14’39″56 e Record Continentale per Shannon Rowbory, 14’38″92.

Gara extra Diamond Race quella dei 100hs in cui vince Jasmine Stowers in 12″78. Secondo posto per la beniamina di casa Anne Zagre con l’ottimo 12″82, a un centesimo da Nadine Hildebrand. Cindy Roleder è quarta in 12″91.

Nell’altra gara extra Diamond Race, l’alto femminile, vince l’epthatlta classe ’94 Nafissatou Thiam che arriva a quota 1.94, la stessa quota delle altre tre dietro di lei: Levren Spencer, Inika McPherson e Svetlana Radzivil.

Asbel Kiprop conquista la terza posizione sui 1500m grazie a uno sprint finale dopo aver passato la gara nelle retrovie, conclude in 3’31″87. Conquista lo stesso il diamante poiché arriva davanti a Elijah Manangoi, decimo in 3’34″53. Vittoria a Timoty Cheruiyot col personale di 3’31″34, davanti a Abdelati Iguider in 3’31″40. Nota positiva il 5° posto di Filip Ingebrigsten, che fa il personale di un secondo e mezzo, arrivando a 3’32″43.

La prematura uscita di Bohdan Bondarenko, che fa registrare solo 2.20m, regala la speranza di vittoria a Erik Kynard nella Diamond Race. Non si lascia sfuggire l’occasione lo statunitense, che con 2.32m porta a casa la gara e il diamante, davanti a Mutaz Barshim e Robbie Grabartz, con la stessa misura.

Nei 200 arrivo al fotofinish tra Julian Forte e Adam Gemili. Per millesimi vince il giamaicano, col personale e prima volta sotto i 20″, di 19″97. Record personale anche per il britannico con lo stesso tempo di Forte. 19″98 per Churandi Martina e 20″16 per Christophe Lemaitre. Diamond Race assegnata a Alonso Edward già prima di partire, che viene a Bruxelles a ritirare il diamante e arriva 6° in 20″26.

Finale di gara davvero stupendo nei 3000 siepi tra i due atleti che ci hanno fatto emozionare per tutta la stagione: Conselius Kipruto e Evan Jager. Kipruto spinge dal primo all’ultimo giro e vince la sesta gara su sei in Diamond League in 8’03″74; Jager ci prova fino alla fine e porta a casa un ottimo tempo di 8’04″01. Terzo posto con una rimonta mozzafiato per Mehiedine Mekkissi-Benabbad che chiude in 8’08″15.

Gara tirata quella degli 800 maschili dove si decide tutto negli ultimi 100 metri, dove esce benissimo il polacco Adam Kszczot che ferma il tempo su 1’44″36, Amel Tuka chiude terzo in 1’44″54. Tra i due si frappone Kipyegon Bett in 1’44″44. Vittoria della Diamond Race per Ferguson Rotich che finisce 4° in 1’54″59.

Grande salto di 8.48m di Luvo Manyonga gli dà il record personale e la vittoria della gara. Secondo posto per  Fabrice LaPierre che salta 8.17m e terzo per Jarrion Lawson con 8.04m.

Il risultato clou della serata è avvenuto alla fine: Sandi Morris diventa, dopo la Isinbayeva, la seconda al mondo che, all’aperto, ha saltato la misura di 5 metri nel salto con l’asta, stabilendo il miglior risultato tecnico e vincendo la gara. La statunitense ha poi provato, senza successo, a porre l’asticella a 5.07m, record del mondo, che comunque sia ha dato al pubblico la sua dose di spettacolo. Non vince però la Diamond Race che va alla seconda classificata, Katerina Stefanidi, che salta 4.76m.

Sandi Morris 5.00m – DL Brussels

E intanto Sandi Morris si butta oltre i 5 metri e in una botta sola riscrive il Meeting Record, il DiamondLeague Record, USA outdoor Record e si prende la World Leading.

Pubblicato da La gang degli Atleti disagiati su venerdì 9 settembre 2016

RISULTATI

Foto Reuters

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