Libania Grenot in gara a Bruxelles per la finale della Diamond League

Libania Grenot

Venerdì 9 settembre in quel di Bruxelles si svolgerà 40° Memorial Van Damm, valido come 14^ e ultima tappa del circuito della Diamond League, e seconda delle due finali che assegnano il titolo dopo quella di Zurigo, che ha assegnato ad alcuni atleti il “diamantone”.

La prima gara in programma si svolgerà in realtà il giorno precente, giovedì 8, e sarà la gara del peso. La sfida per la vittoria finale sarà tra la neozelandese Valerie Adams e la statunitense Michelle Carter, con la prima in vantaggio nella Diamond Race, ma attenzione al punteggio doppio delle finali che può sempre riservare sorprese.

Il giorno seguente, venerdì, le prime a calcare la pista della capitale belga saranno le atlete del giavellotto, dove è presente la capolista della Diamond Race Madara Palameika. Non mancano atlete di livello che possono contenderle il titolo, su tutte Barbora Spotakova.

Non dovrebbe aver molti problemi a portare a casa la gara e il titolo finale Piotr Malachowsky sulla pedana del disco, vista l’assenza di atleti come i fratelli Harting. Dovrà stare però attento al connazionale Robert Urbanek e all’estone Gerd Kanter, unico oltre a Malachowsky ad aver superato i 70 metri in carriera.

Già col diamente in tasca affronterà la gara Caterine Ibarguen, che questa stagione è rimasta imbattuta. Vedremo comunque una gara interessante per il podio, vista la presenza di atlete come Patricia Mamona, Olga Rypakova e Paraskevi Papachristou.

La campionessa olimpica Katerina Stefanidi cercherà di portare a casa anche lo slam dell’atletica; dovrà lottare salto dopo salto con Sandi Morris, che questa stagione ha stabilito il primato statunitense con 4.93. Possibile outsider la svizzera Nicole Buchler.

La gara dove è sicuramente più difficile prevedere chi vincerà e chi si troverà in testa alla classifica finale è quella del salto in alto. Attualmente al comando della Diamond Race c’è Bohdan Bondarenko, in gara venerdì. Presenti però anche tutti gli inseguitori dell’ucraino, Mutaz Essa Barshim, Robbie Grabarz e il bahamense Donald Thomas.

Altra gara di alto livello è la prima gara di corsa in programma, quella dei 400hs, dove Elidh Doyle dovrà lottare con Sara Petersen e Cassandra Tate, entrambe davanti all’atleta inglese all’ultima gara.

Si rinnova il duello tra Dafne Schippers e Elaine Thompson, stavolta sui 100 metri, distanza in cui la giamaicana è favorita e prima in Diamond Race, vedremo se l’olandese riuscirà però a sorprendere e portare a casa il diamante sui 100 dopo aver vinto quello sui 200. In gara anche l’altra giamaicana Simone Facey e l’inglese Desireé Henry.

Stephanie Ann McPhearson non avrà vita facile per confermare il suo primo posto nella classifica dei 400, vista una concorrenza spietata, a partire dalla connazionale Shekira Jackson e dalla statunitense Natasha Hasting. In gara anche la nostra azzurra campionessa europea Libania Grenot, oltre all’altra europea Fiona Guei. Attenzione anche alla dominatrice stagionale degli 800m Caster Semenya.

Leader nei 110 hs è Orlando Ortega, che potrebbe approfittare dell’assenza di Omar McLeod per vincere la gara. Non dovrà però sottovalutare la presenza di atleti come il trio francese composto da Pascal Martinot-Lagarde, Whilelm Belocian e Dimitri Bascou, e il duo statunitense, Jarret Eaton e David Oliver.

5000m femminili dove partirà Almaz Ayana, che oltre a vincere la gara e la Diamond Race, chissà se tenterà nuovamente l’attacco al Record del Mondo, sfumato più volte questa stagione, completando quella che sarebbe una doppietta di WR storica. Oltre alla Ayana in gara troveremo l’altra etiope Etenesh Diro Neda, le kenyana Ellen Obiri e Viola Kybiwott e la giovane norvegese Karoline Grovdal.

Altra gara che si prospetta interessante per l’assegnazione della vittoria dello slam è quella del lungo maschile, in cui il capolista è il cinese Xinglong Gao, che dovrà atterrare più lontano di atleti come Fabrice LaPierre, Damar Forbes, Jarron Lowson e Luvo Manyonga, per portarsi a casa il titolo, cosa davvero non da poco vista la concorrenza.

Nella gara del miglio metrico proverà a rifarsi dalla beffa delle olimpiadi vincendo la tappa e la Diamond Legue, Asbel Kiprop. Sulla linea di partenza troverà al suo fianco molti connazionali keniani, come Elijah Manangoi e Ronald Kwemoi, oltre al marocchino Abdelati Iguider, l’algerino Taoufik Makhloufi e il norvegese Filip Ingebrigsten.

La gara dei 200 metri vedrà sui blocchi di partenza molti atleti del vecchio continente, che contenderanno il titolo al capolista Alonso Edward, come Churandi Martina, Christophe Lemaitre e Adam Gemili. Presente anche il giamicano Julian Forte.

Nella gara dei 3000 siepi presente Conselius Kipruto, campione olimpico e che questa stagione ha dominato tutte le gare di Diamond League. Ci saranno al via anche gli altri due atleti sul podio di Rio, lo statunitense Evan Jeger e il francese Mehedine Mekkissi-Bendabbad, affiancato dal connazionale Yohann Kowal.

L’ultimo titolo della Diamond Legue del 2016 sarà assegnato agli 800 maschili, classifica che vede in testa Ferguson Rotich. Dovrà però riuscire ad arrivare davanti ad atleti come l’altro keniano Alfred Kipketer e i tre europei, Adam Kzczot, Pierre-Ambroise Bosse e Amel Tuka.

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Foto Giancarlo Colombo/FIDAL

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