Lo stato della marcia italiana dopo Roma 2016 in vista di Rio

Elisa RigaudoConclusi i Mondiali di Marcia a Squadre è arrivato il momento di riflettere su ciò che è stato e su ciò che sarà; l’Italia dà segnali di ripresa, sembra aver trovato la via per uscire dalla crisi tecnica degli ultimi anni.

La squadra femminile della 20km si è classificata al 6° posto nella classifica generale nonostante la squalifica della punta di diamante Eleonora Anna Giorgi, prima della quale il team oscillava tra la seconda e la terza piazza. Alla manifestazione Olimpica possono partecipare un massimo di 3 atleti per competizione e per quanto riguarda la squadra azzurra della 20 Km femminile il terzetto era già stato presentato alla fine del 2015, le tre atlete sono: Elisa Rigaudo, Eleonora Anna Giorgi ed Antonella Palmisano.

La Rigaudo, nonostante gli anni d’esperienza e le due gravidanze che si porta sulle spalle, è ancora in grado di contendersela con le big a livello mondiale della specialità, a Roma 5° posto assoluto per lei con l’ ottimo crono di 1:28.03. Il faro della squadra ”Romana” e della squadra olimpica, la Giorgi,  è uscita di scena nel finale. La sua squalifica  preoccupa fino ad un certo punto; la sua marcia, seppure al limite, era corretta ed efficace ( 4°posto al passaggio al 15°Km) dopo il quale l’agonismo e l’egoismo (sportivo) hanno preso il sopravvento, la disperata ricerca di un podio mondiale nel finale ha preso il sopravvento sulla tecnica, fermata dai giudici poco prima di entrare nello stadio mentre occupava la seconda piazza.

Antonella Palmisano non era in gara nella coppa, si è liberata dall’infiammazione al tendine del tibiale che la perseguitava da prima dei Mondiali di Pechino (dove comunque giunse 5°) solo un mese fa; un mese non basta per preparare una Coppa del Mondo. A Rio un posto tra le otto finaliste dovrebbe essere accessibile a tutte e tre, ci sono i presupposti per sognare il podio olimpico. Il via alle 14:30 del 19 Agosto.

Nella 50km a Roma è stato un vero trionfo per l’Italia: 1°posto a squadre nella classifica generale e 5 atleti nelle prime 13 posizioni. Vincitore individuale Alex Schwazer, conclude la gara con la seconda prestazione mondiale dell’anno (appartenente al francese Diniz) in 3:39:00; attacco vincente poco dopo metà gara che spiazza Tallent e tanta ma tanta testa, da solo al comando per più di 20km (occhiali-maschera per lui non a caso, alzati solo nei pressi dello stadio per godersi il finale).

Ad un passo dal podio Marco De Luca, giunge al traguardo in 4° posizione, scendendo da esso nell’ultima fase della competizione dopo essere stato protagonista di una grande gara, non tanto grande quanto il 3°arrivato, l’ucraino Glavan, autore di un’irresistibile rimonta nel finale. Personal Best a 35 anni per lui, nella ”sua” Roma, 13” sotto il muro delle 3 ore e 45 minuti. Vittoria  personale e pass olimpico per il campano Teodorico Caporaso,  5°piazza con una straordinaria seconda parte di gara (18° al passaggio a metà gara), pb distrutto, abbassato a 3:48:29, più di 3 minuti al di sotto della precedente miglior prestazione personale ottenuta l’anno scorso nella coppa europa di Murcia; il terzetto per Rio dovrebbe essere composto da questi ultimi tre.

Gli altri due della spedizione ”mondiale” sono: Giupponi che a causa di una crisi nel finale, dopo aver sognato il podio, scende fino all’8°piazza finale in soli 10Km, e Tontodonati, 13°posto  per lui seppur vittima di un cedimento nel finale. Il sogno olimpico per loro non è sfumato del tutto, nella 20km dovrebbe esserci ampio spazio per loro. Le premesse per un’ottima Italia cinquantista a Rio ci sono tutte, anche qui dopo il digiuno di Londra un sogno medagliato non sembra così lontano.

La prima gara della manifestazione (riservata agli assoluti), è stata una vera disfatta per la spedizione azzurra. Il terzetto di Rio (se ci sarà un terzetto) ancora non sappiamo da chi sarà composto, sappiamo solamente che per cercare il primo azzurro dobbiamo scendere fino al 48° posto dove troviamo Francesco Fortunato, protagonista di una piccola rimonta nelle retrovie sul finale. L’eterno Rubino chiude la sua gara prima dei 10Km per problemi muscolari (bicipite femorale), tanta rabbia per lui ed il suo allenatore Garozzo. La crisi dei ventisti ”romani” è una crisi relativa, l’eta media del quintetto è di appena 24 anni, i ragazzi avranno ancora modo di migliorarsi (Minei ha ottenuto il suo pb proprio sabato pomeriggio 1:24:42), di fare esperienza e di raggiungere a breve i cugini cinquantisti; se son rose fioriranno.

La 20Km maschile a Rio sarà la gara dove l’Italia sembrerebbe essere meno competitiva; Schwazer potrebbe ”doppiare”e cimentarsi anche nella 20 che prenderà il via alle 14.30 del 12 Agosto, primo giorno di gare per l’atletica, oltre che nella 50 Km che prenderà il via alle 8.00 del 19 Agosto , 7 giorni dopo; il test del 28 Maggio a La Coruna sui 20Km sembrerebbe indirizzarlo verso questa strada.

Nella foto: Elisa Rigaudo (Chiara Montesano/trackarena.com)

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