HYERES: Yeman Crippa bissa il titolo europeo, tre medaglie per l’Italia della corsa campestre

Yeman Crippa Hyeres 2015Dicembre è mese di cross, dicembre è il mese dei Campionati Europei di corsa campestre. Quest’anno ad ospitare la manifestazione internazionale è stata la città di Hyeres, il cui ippodromo è stata la sede delle battaglie fra gli atleti in gara.

L’Italia ha ben presenziato la manifestazione vincendo una medaglia individuale, l’oro di Yeman Crippa nella gara Junior, e due medaglie di squadra, argento tra gli Junior e bronzo tra le U23.

Fra le Junior donne a dominare è stata la Germania: due atlete sul podio e vittoria a squadre. La nuova campionessa europea si chiama Konstanze Klosterhalfen: in 13’12” l’atleta tedesca ha portato a casa la vittoria, staccando di 4″ la britannica Harriet Knowles-Jones e la connazionale Alina Reh (13’20”). Prima delle italiane la feltrina Ilaria Fantinel (15esima), seguita da Federica Sugamiele (29esima), Francesca Tommasi (43esima), Anna Busatto (63esima), Roberta Ciappini (66esima) e Erica Lapaine (77esima). Nella classifica a squadre prima la Germania davanti a Gran Bretagna e Danimarca, con l’Italia in settima posizione.

Alle 10.59 è arrivata l’ora della gara Junior maschile, forse la più attesa dai tifosi italiani che non sono stati affatto delusi. Il già campione europeo Yemaneberhan Crippa, infatti, ha corso una gara da vero protagonista: dopo una prima metà di gara in quarta/quinta posizione per controllare gli avversari, il trentino si è involato verso la vittoria staccando tutti e vincendo per distacco in maniera netta in 17’39”. La medaglia d’argento è andata al francese Fabien Palcau (17’45”), mentre a chiudere il podio è stato lo spagnolo El Mahdi Lahoufi (17’46”). Quinto Said Ettaqi, decimo Pietro Riva, 13esimo Alessandro Giacobazzi, 18esimo Yassin Bouih e 20esimo Yohanes Chiappinelli, che finisce più indietro rispetto ai suoi standard a causa di una storta alla caviglia. Nella classifica a squadre prima la Francia (27 punti) con soli due punti di vantaggio sull’Italia, che a metà gara risultava in testa; medaglia di bronzo a squadre, infine, per la Gran Bretagna (67 punti).


Si passa dunque alla gara femminile delle U23, prova in cui, per i sostenitori della squadra italiana, i fari sono puntati su Federica Del Buono, che nella prima parte di gara resta coperta dietro alla britannica Muir e alla svedese Lahti. Dopo dieci minuti di gara la belga Carton accelera e se ne vanno in cinque, con la Del Buono ad inseguire in testa ad un gruppetto di quattro atlete. L’andatura della Carton, però, aumenta sempre di più e nemmeno Amela Terzic, plurimedagliata a livello europeo, riesce a tenere il suo passo. Dopo 19’46” la belga transita sulla linea d’arrivo, aggiudicandosi il titolo e precedendo l’olandese Jip Vastenburg e la Terzic, mentre la Del Buono chiude in settima posizione. Christine Santi chiude in 18esima posizione, Costanza Martinetti 23esima, Francesca Bertoni 34esima, Isabella Papa 35esima e Silvia Oggioni 38esima. Italia terza a squadre, con il titolo per team che va alla Gran Bretagna e il secondo posto alla Francia.

Fra i coetanei la gara si apre con gli italiani Dini, Rachik e Quazzola nelle prime posizioni, in attesa che qualcosa si muova. Il gruppo rimane compatto per più di dieci minuti di gara, dopodiché Rachik si piazza in testa al gruppo insieme allo spagnolo Mayo e Dini appena dietro. Ad attaccare al sesto chilometro è proprio lo spagnolo Mayo che sgrana il gruppo e porta con sé altri tre atleti; Lorenzo Dini segue a dieci metri e cerca di riagganciarsi insieme al britannico Scott. L’ultimo chilometro è una vera e propria battaglia a tre: il britannico Davies, Mayo e il tedesco Amanal Petros lanciano la volata a 400 metri dal traguardo e a spuntarla è Davies, che giunge appena davanti allo spagnolo laureandosi così campione europeo. Terzo Petros mentre Lorenzo Dini chiude in sesta posizione. Per quanto riguarda gli altri italiani in gara, Italo Quazzola è 18esimo, Cesare Maestri 24esimo, Iliass Aouani 29esimo, Nekagenet Crippa 34esimo e Yassine Rachik finisce 63esimo. Prima nella classifica a squadre è la Spagna (39 punti) davanti alla Gran Bretagna (41 punti) e alla Francia (59 punti).


Dopo le gare “Under” tocca infine ai Senior regalare spettacolo sul tracciato di Hyères. Nella prova femminile a piazzarsi in testa da subito è Sifan Hassan; l’olandese forza il ritmo dall’inizio della gara e dopo pochi minuti è già da sola al comando. Una gara a senso unico, dunque, quella delle Senior Donne: Sifan Hassan procede nella sua cavalcata fino al traguardo conquistando il titolo; dietro di lei si piazzano la britannica Kate Avery e la norvegese Karoline Bjerkel Grøvdal. Prima fra le italiane è Veronica Inglese (19esima); seguono in classifica Silvia La Barbera (26esima), Agnes Tschurtschenthaler (36esima), Barbara Bressi (37esima), Sara Dossena (44esima) e Federica Dal Ri (47esima). A squadre vince la Gran Bretagna in maniera netta (33 punti) sulla Francia e la sorprendente Irlanda.

Arriva infine la gara Senior Uomini: molte volte si dice che la storia si ripete, e in questo caso è più vero che mai. Il fuoriclasse Ali Kaya non si smentisce e piazza il colpo vincente, andando a vincere l’ennesimo titolo europeo dopo quelli vinti nelle categorie giovanili, ultimo dei quali il titolo vinto a Eskilstuna sui 10.000 m la scorsa estate. Dietro di lui una marea spagnola: sono infatti cinque gli spagnoli ad arrivare nei primi sette, primi fra i quali Alemayehu Bezabeh, a cui va la medaglia d’argento, e Adel Mechaal, bronzo. Il migliore degli italiani è il siciliano Giuseppe Gerratana, 22esimo, seguito nell’ordine da Patrick Nasti (23esimo) e Marouan Razine (24esimo). Poco più dietro il debuttante Abdoullah Bamoussa (30esimo), Marco Salami è 53esimo, mentre Antonio Toninelli non finisce la gara. Vittoria a squadre della Spagna davanti a Francia e Gran Bretagna.

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