TWITTATLETICA (07-15/08): Chegin e Mekhissi fanno parlare sia spettatori che atleti a Zurigo

Scusate il ritardo, ma gli Europei stanno attirando tutta la nostra attenzione. Ecco la puntata di Twittatletica che vi dovevamo!

10Usain Bolt è arrivato a Rio per la gara sui 100 metri a Copacabana. Non male come vista…

 

9 -Anche la maratoneta Paula Radcliffe si complimenta con il nuovo primatista mondiale della 50 km di marcia Yohan Diniz!

 

8Robert Harting, campione europeo del lancio del disco che per questa ennesima vittoria non si è esibito alla incredibile Hulk, ringrazia tutti coloro che gli hanno scritto per complimentarsi con lui.

 

7 – Allo stesso modo anche James Dasaolu, vincitore dei 100 metri, ringrazia tutti per il supporto ricevuto.

 

6 – Il nostro amico Nick Symmonds posta una foto in cui ha addosso o tiene in mano i prodotti fornitigli dai suoi sponsor. La fascetta rosa è sempre presente! E di certo non è a corto di liquidi…


 

5 – Il decatleta Ashley Briant si rivela sorpreso dalla squalifica di Mekhissi ma allo stesso tempo d’accordo con la decisione presa dai giudici affinchè il gesto del francese non sia di esempio per i più giovani.

 

4 – Dopo il quinto posto conquistato agli Europei, Eleonora Giorgi ringrazia tutti coloro che l’hanno sostenuta in gara!

 

3Jared Tallent per primo torna a esporre il problema della presenza in campo gara a Zurigo di Chegin, tecnico russo bandito dall’attività per numerosi casi doping di suoi atleti e quindi non autorizzato a trovarsi in quel luogo.

 

2 – Subito gli fa eco Matej Toth, atleta specialista della 50 km e di li a poco medaglia d’argento dei Campionati in corso in questi giorni.

 

1 – Il “nostro” Giorgio Rubino, primo degli italiani sulla 20 km di marcia, apre una discussione che mette assieme il caso-Mekhissi e il caso-Chegin: come mai il francese non può togliersi la canotta in gara ma i russi della marcia possono vincere medaglie quando sul percorso c’è  il tecnico bandito dalla Rusada?

1 commento su “TWITTATLETICA (07-15/08): Chegin e Mekhissi fanno parlare sia spettatori che atleti a Zurigo

  1. Giorgio Rubino ha completamente ragione. È una mia impressione o la russia si sente sul trono del mondo e pensa di poter fare quello che vuole (non solo negli sport)?!

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