RECENSIONE: Nike Air Zoom Structure 20

Nike Zoom Structure 20La scarpa più protettiva del colosso americano è ormai giunta alla 20esima edizione: è infatti da poco disponibile in tutti i negozi d’Italia la nuova Nike Air Zoom Structure 20. La nascita della Structure risale al lontano 1991 quando, con l’aumentare delle richieste, Nike ha deciso di lanciare sul mercato un modello running interamente riservato ai pronatori. Con il passare degli anni è stata indossata da molti atleti, tra i quali spiccano i nomi di Mary Cain e Galen Rupp, che collaborano costantemente nella sua progettazione dando consigli e feedback.

Il problema di tutte le scarpe A4 (stabile) è sempre quello: il peso. Dovendo infatti svolgere una funzione di antipronazione del piede si differenziano rispetto alle neutre A3 presetando un rinforzo strutturale che incide non di poco sulla leggerezza della calzatura. Per questo motivo ero molto diffidente nei confronti delle Structure 20. Inaspettatamente però fin dalle prime falcate di una corsa di prova la scarpa dona una piacevole sensazione di leggerezza, garantita principalmente dalla nuovissima tomaia in Flymesh senza cuciture. Nonostante ciò i 317,5 g si fanno comunque sentire e i 10mm di drop non permettono al cento per cento il movimento naturale del piede.

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Detto ciò va ammesso che il nuovo modello Nike per pronatori svolge al meglio la sua funzione da scarpa stabile, facendo del suo punto di forza protezione e sicurezza in ogni circostanza. Il classico Dynamic Support permette appoggi sicuri ad ogni passo e viene supportato da una base più ampia d’appoggio che a mio parere rappresenta l’innovazione più interessante. Infatti aumentando la superficie dell’avampiede viene quasi spontaneo, soprattuto a ritmi veloci, atterrare di mesopiede ricevendo un’ottima spinta dalla tecnologia Zoom Air.

La Nike Structure 20 introduce anche una piccola innovazione anche per quanto riguarda la suola: il motivo a nido d’ape e il crash rail donano ancora più trazione e resistenza.

In conclusione, questo binomio protezione-reattività fa della Structure una grandissima scarpa destinata soprattutto a fondisti e mezzofondisti con problemi di pronazione che però necessitano, allo stesso tempo, una calzatura adatta a ritmi elevati e ammortizzata.

Consigliato l’utilizzo su strada o sterrato a discapito della pista dove il peso eccessivo non permette di svolgere al meglio lavori veloci e ripetute.

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