RIO 2016: Matej Toth vince la 50km di marcia, Marco De Luca unico italiano a tagliare il traguardo

Marco De LucaNel mattino Brasiliano, ed ora di pranzo italiana, i cinquantisti , i ”camminatori” per antonomasia, iniziano la loro lunga marcia; camminatori non tanto a livello cronometrico, visto che durante la loro fatica mantengono una media di 4’20’’/30’’ al km, ma a livello stilistico dato che le frequenze si riducono, la marcia è meno forzata e l’effetto che ne consegue all’occhio anche del meno esperto è di una vera e propria camminata.

Tanti al via, 80 atleti tra cui tre italiani: Matteo Giupponi, che già ha preso parte alla 20km della settimana scorsa  conquistando l’8^ piazza, l’eterno Marco De Luca e la new entry in questo tipo di scenario, lo studente-atleta Teodorico Caporaso.

Gara che entra subito nel vivo; dopo una piccola parentesi con in testa il serbo Vladimir Savanovic, prende il comando uno dei principali aspiranti alla vittoria: il francese Yohan Diniz, detentore del Record del Mondo.

Dopo appena 1km di gara non c’è nessuno a seguirlo; fuga importante, oltre che per il nome di colui che è al comando, anche per il vantaggio che il francese acquisisce sul gruppo inseguitore, vantaggio di 28’’ dopo appena 5km. Nel gruppo che segue sono presenti altri nomi importanti al via, i candidati al titolo e podio olimpico: il campione mondiale del’anno passato a Pechino, Matej Toth, il fresco oro della coppa del mondo a squadre Jared Tallent, che giunse secondo sul traguardo Romano, alle spalle di Alex Schwazer al quale è stato revocato l’oro dopo la squalifica per doping, l’irlandese Robert Heffernan, campione del mondo a Mosca nel 2013 sempre sulla 50km; con loro nel gruppo che segue, il meno forte ma comunque di buon livello, l’ecuadoregno Andrès Chocho, il canadese Evan Dunfee, il messicano Horacio Nava, i due giapponesi Tanii e Arai ed il cinese Wei Yu.

Nel terzo gruppo sono presenti invece i due azzurri, Marco De Luca e Matteo Giupponi, con il cinese Yucheng Han e il nipponico Koichiro Morioka.

Diniz, in fuga, passa il 10’ km in 44’18, seguito dal gruppo dei big a 30’’ e dal gruppo degli italiani ad 1’11 dal francese; il terzo degli italiani, Teodorico Caporaso, passa in 40^ posizione ai 10km a 2’24’’ dalla testa, atleta che aumenta il ritmo a metà gara.

Solo al comando, Diniz, passa ai 20km in 1h27’41’, inseguitori a 1’23 e l’ex quartetto diventato ormai un gruppone composto da 18 atleti con i due italiani a 3’34’’; Teodorico Caporaso accusa due proposte per sospensione sulle spalle e transita in 36^ posizione in 1h32’27.

Il campione del mondo in carica della 20km, Miguel Angel Lopez, deludente nella gara più corta di una settimana fa, dopo aver raggiunto il gruppo degli italiani si stacca da esso portandosi da solo all’inseguimento del gruppo che segue Diniz.

Passaggio a metà gara per Diniz ad 1h49’34. Il gruppo degli inseguitori inizia intanto a perdere unità e si allunga, non essendo più compatto come nei chilometri precedenti. 1h51’11 il passagio per loro al 25km (ad 1’40 dal fuggitivo) con Lopez in risalita che passa con un distacco di 4’26’’dalla testa. Per De Luca e Giupponi passaggio a metà gara in 1h54’05 in 17^ e 20^ posizione mentre Caporaso scende in 39^ posizione e passaggio in 1h55’47, dovendo prestare maggior attenzione alla tecnica che al cronometro.

Dopo le 2h il gruppo che insegue inizia a non accumulare più secondi di svantaggio da Yohan Diniz, ma anzi inizia a ridursi il divario che li separa; il canadese Evan Dunfee prende iniziativa e si stacca dal gruppo inseguitore andando da solo in cerca del fuggitivo francese e riducendo il distacco che li separa ad 1’28. 19^ e 22^ posizione per gli italiani al 30km, mentre per Teodorico Caporaso arriva la terza proposta e la squalifica.

Colpo di scena a 2h22’53 di gara: Yohann Diniz, passando sulla linea di partenza/arrivo, si ferma toccandosi lo stomaco apparentemente intenzionato ad abbandonare la gara mostrando una faccia decisamente sofferente. Al passaggio del suo inseguitore Evan Dunfee si rialza dalle recinzioni del percorso a cui si era appoggiato e riparte accompagnato dalla ”pacca” sulla spalla del canadere; torna in gara a 2h23’56, dopo 1’03 di stop.

Dopo  pochi minuti di compagnia, Evan Dunfee si ritrova da solo al comando poco prima del 35km dove transiterà solo al comando. Diniz rimane in bilico tra il nuovo leader ed il gruppo inseguitore per qualche minuto per poi essere riassorbito da quest’ultimo da cui perde contatto l’irlandese Heffernan. Squalifica per l’ecuadoregno Andrès Chocho, che bazzicava nel gruppo delle medaglie.

A 2h45’ Diniz crolla a terra, una volta soccorso si rialza e riparte ancora una volta e continua il suo calvario in 7^ posizione; intanto  avviene il ricongiungimento del gruppo inseguitore con il canadese Dunfee, dopo il quale l’australiano Tallent ed il giapponese Arai  si portano avanti e sembrano andare via. Quando ormai mancano 10km al termine, Tallent, con il suo passo macchinoso ma efficace, è il protagonista dell’azione decisiva di gara, mentre il giapponese va a giocarsi le medaglie con Toth e Dunfee.

Dunfee perde contatto con il giapponese Arai e con lo slovacco Toth; Toth allunga sul nipponico e s’invola all’inseguimento di Tallent che sembrava saldamente in testa con un vantaggio di 22’’ su quest’ultimo. Poco prima del suono della campana dell’ultimo giro, degli ultimi 2km, avviene l’ennesimo colpo di scena: Toth affiancato dai suoi sostenitori fuori dal percorso riesce a trovare le ultime energie per raggiungere e sorpassare l’australiano Tallent che rimane sul posto tentando invano di reagire.

Ultimo colpo di scena in una delle gare più entusiasmanti e drammatiche della storia della marcia, Dunfee raggiunge il giapponese Arai, lo sorpassa, i due hanno un leggero contatto involontario, Arai reagisce allungando e Dunfee  ha un crollo psicologico e muscolare, perde il passo, sbanda alternando per pochi metri passi di marcia a passi di corsa, dopo qualche metro di crisi riesce rientrare in sé e ad arrivare al traguardo.

Finisce questa straordinaria 50km, Toth è il nuovo campione olimpico, oro per lui che chiude la sua fatica in 3h40’58, argento per Tallent che rischia nel finale di essere raggiunto dal giapponese Arai in 3h41’16, bronzo per il nipponico 3’41’24 e 4° posto per il tenace e drammaticamente straordinario Dunfee. 8° posto per l’irriducibile Diniz e 21^ piazza per Marco De Luca (3h54’40) l’unico italiano rimasto in gara dopo il ritiro di Matteo Giupponi.

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Nella foto: Marco De Luca (Chiara Montesano/trackarena.com)

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