AMSTERDAM2016: Le 4×100 in finale, PB per Fofana e 5^ Santiusti negli 800m

Ayomide FolorunsoLa frizzante serata della penultima giornata di gare ad Amsterdam si apre con i tre ostacolisti dei 110hs: Hassane Fofana, Lorenzo Perini e Emanuele Abate.

Il turno non è facile come nelle batterie e gli avversari iniziano a farsi più agguerriti che mai. Nel trio azzurro si esalta Hassane Fofana, che nonostante l’eliminazione, si porta a casa il nuovo PB sulla distanza, correndo 13”52. Poco distante Abate, sceso allo SB di 13”54, corso con un muro di vento contro in faccia di – 1,8 m/s.  Chiude il filotto il ragazzo dell’Aeronautica Lorenzo Perini, sui suoi migliori livelli con 13”79.

Grande soddisfazione e questa volta non viene dal singolo ma dalla forza del gruppo: staffette 4×100 tutte in finale.

Partiamo con gli uomini dove alle frazioni si sono presentati Massimiliano Ferraro, Federico Cattaneo, Davide Manenti e Filippo Tortu; staffetta giovane ed entusiasta.

Il pimpante quartetto azzurro finisce terza nella classifica complessiva con 38”58, solo dietro a Gran Bretagna a Germania, avversarie temibili, ma la staffetta è sempre un punto interrogativo da giocarsi fino in fondo.

Sesta invece la formazione femminile, con Irene Siragusa, Gloria Hooper, Martina Amidei e Audrey Alloh che ben figura come nelle recenti uscite, fermando il cronometro a 43”33, tempo che vale l’accesso diretto nella finale, dove molte delle altre nazioni hanno già record ben sotto i 43 secondi; coltello fra i denti e lottare.

Non chiamatela esordiente perchè Ayomide Folorunso ha già grinta da vendere come le più esperte. Nelle qualificazioni dei 400hs, la giovane poliziotta non si è fatta certo impressionare dalle più quotate avversarie ed ha buttato tutta sè stessa alla ricerca del passaggio del turno, meritevolmente arrivato. 55”87 e secondo posto provvisorio delle liste d’entrata, vedremo in finale cosa riuscirà a fare la ragazza di Fidenza.

Ultimi due ostacoli amari invece per Marzia Caravelli, che non tergiversa nel passare le ultime due barriere perdendo decimi preziosi: 56”45 il tempo della Caravelli, che purtroppo non basta per la finale.

Decima piazza assoluta invece per Hannes Kirchler, 60,18m per il suo disco, che manca per poco l’entrata nella finale ad otto ma è tutto di positivo per il Carabiniere.

Chi invece è rimasta delusa emotivamente dalla propria finale è stata Yusneysi Santiusti, la quale agognava una medaglia dalla finale degli 800m, come ha detto, in lacrime, ai microfoni della stampa. La neo-azzurra è giunta quinta con 2’00”53 a meno di un secondo dall’oro ed a 16 centesimi dal bronzo, in una finale che si è risolta nelle ultime battute, con Nataliya Pryshchepa che ha trovato lo spazio giusto per involarsi e prendersi il titolo europeo ad 1’59”70. Appuntamento quindi verso Rio per Santiusti che ha ben onorato la sua prima maglia azzurra.

Finiamo quindi con Joao Neves Bussotti, il quale era stato aggiunto alla finale dei 1500m per danneggiamento durante la batteria di qualificazione. Joao, buttando il cuore oltre l’ostacolo si è messo subito nel gruppo di testa, dove l’andatura è di quelle lentissime, tipico delle finali di mezzofondo.

A 500m dalla fine i motori dei più forti hanno alzato i giri tutti in una volta sola, lanciando una volata lunga e forsennata, troppo veloce anche per Joao. Primo sul traguardo il più giovane degli Ingebrigtsen, Filip, con 3’46”65, che beffa il fratello più grande e più esperto Henrik (3’47”18).

3’50”43 per Bussotti che porta a casa, come ha detto ai microfoni, una grande esperienza agonistica.

 

Foto: Chiara Montesano/trackarena.com

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