Il 28 maggio partono gli Highland Games, dal lancio del pino a quello del martello

highlandsPesisti, martellisti, discoboli, avete sotto mano un kilt, calzettoni e muscoli in abbondanza? Mettete insieme tutto ciò e siete pronti per partecipare agli Highland Games, uno degli eventi sportivi dalle radici più antiche.

Ogni tanto è interessante illustrare le manifestazioni sportive non canoniche delle diverse culture, le cui origini affondano nella notte dei tempi, senza invidiare la tradizione ellenica.

Gli Highland Games, come suggerisce il nome, si svolgono in Scozia da maggio fino all’arrivo dell’autunno, con specialità che in qualche modo ricalcano in maniera arcaica anche alcune degli eventi della moderna Atletica Leggera.

Le origini di questi giochi è forse da far risalire ad una leggenda, la quale narra come re Malcom III (1058-1093) sfidò a raggiungere di corsa la sommità di Craig Choinnich, una montagnola vicino Braemar. Più verosimile invece le versioni che attribuiscono la nascita dei giochi alla necessità di festeggiare eventi religiosi o battute di caccia cospicue. 

Ceres Games of Fife” del 1314 questo il nome di quella che fu, sembra, la prima manifestazione che la storia riesce ad accreditare con certezza.

Gli Highland Games moderni  videro la luce nel 1819 nel Perthshire e dal 1832 presero il via gli  Highland Games di Braemar che dettero il LA alle odierne rassegne, che ogni anno raccolgono più di 30.000 adesioni.

Dopo questo piccolo excursus storico cerchiamo di non divagare e focalizziamo l’attenzione su un aspetto: quali discipline di questa meravigliosa tradizione, a parte le corse campestri, si avvicinano di più alle moderne rassegne atletiche?

1- LANCIO DEL MARTELLO

Evento quasi identico al lancio del martello olimpico, ma con alcune sostanziali differenze. L’attrezzo e costituito da una palla di metallo rotonda (peso 16 o 22 libbre per l’uomo e 12 o 16 libbre per le donne), attaccata all’estremità di un manico di legno lungo circa 4 piedi (1 metro). Con i piedi in una posizione fissa, il martello viene roteato esattamente come l’attrezzo regolamentare, con la difficoltà in più del manico ben più rigido. I lanciatori di martello scozzesi, a volte, impiegano calzature appositamente progettate, con lame piatte sotto la suola atte a scavare nel tappeto erboso per mantenere  l’equilibrio, resistendo alle forze centrifughe.

2- LANCIO DELLA PIETRA

Non c’è bisogno di dire che questo evento è simile al getto del peso odierno, ma, come nel martello, il tutto assume connotati più rurali. Invece di una palla d’acciaio, viene utilizzata una grande pietra. Ci sono anche alcune differenze tecniche rispetto al modo di scagliare l’attrezzo: il “Braemar Stone” utilizza una pietra 20-26 libbre per gli uomini (13-18 libbre per le donne) e non consente alcuna corsa verso la pedana poggia-piedi (o “Trig”) per dar slancio alla pietra, mentre nella “Open Stone” utilizzando una pietra 16-22 libbre per gli uomini ( 8-12 libbre per le donne), al lanciatore è consentito utilizzare qualsiasi stile di lancio.

3- PESO CON MANIGLIA

Nella forma l’attrezzo richiama il ”martellone”, lanciato negli eventi indoor targati USA; infatti il peso con maniglia consiste in una palla d’acciaio attaccata ad un maniglia per mezzo di una corta catena. In realtà ci sono due eventi separati, una versione ”leggera” (28 libbre per gli uomini e 14 libbre per le donne) e l’altra ”pesante” (56 libbre per gli uomini e 28 per le donne ). L’attrezzo viene gettato con una sola mano usando la rotazione del corpo.

4- PESO SOPRA L’ASTICELLA

L’asticella c’è ma non è salto in alto o con l’asta: oltre l’asticella deve volare un peso con maniglia da 56 libbre, lanciato ad una mano con tecnica dorsale. Le regole seguono le stesse dei moderni concorsi di salto: 3 prove ad ogni altezza, vince chi lancia più in alto e, a parità di misura, si contano gli errori fatti durante la gara.

5- CABER TOSS (LANCIO DEL PINO)

Eccoci giunti al più folkloristico di questi ”heavy events” degli Highland Games: il celeberrimo lancio del pino.

Un palo di pino lungo più di tre metri viene fermato e issato dal concorrente che sorregge il tronco con mani e spalla; l’atleta quindi corre avanti tentando di gettare il palo in modo che ruoti su se stesso, con l’estremità superiore che colpisce terra.  I concorrenti vengono giudicati su come i loro tiri riescano a raggiungere le perfette ”ore 12” , ovvero quanto il palo sia rimasto in una posizione di perfetta verticalità una volta toccato il terreno.

Insomma, da maggio ad ottobre gli Highland Games sono tanti e disparati, martellisti, pesisti e discoboli d’Italia, se nel periodo di riposo non sapete a che gare concorrere, fato un salto nelle Highland scozzesi, troverete pane per i vostri denti e tanto divertimento.

 

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