Bulut col passaporto biologico anomalo, da reset la finale olimpica 2012 dei 1500m donne

gamze-bulutE’ notizia di poco fa che Gamze Bulut, prima argento poi oro olimpico sui 1500m, sarebbe implicata nell’uso di sostanze proibite.

L’irregolarità è stata riscontrata dopo il controllo del passaporto biologico, risultato non proprio cristallino, che potrebbe aprire le porte della squalifica per l’atleta turca.

A questo punto, quella triste gara dei 1500m di Londra 2012, passerà alla storia come la più falsata e rimaneggiata, aspettando a gloria che quelle medaglie vengano assegnate o del tutto tolte.

Il fenomeno sta sempre più assumendo dei connotati paradossali, soprattutto pensando agli effetti collaterali.

Facciamo un passo indietro lungo ben quattro anni: finale olimpica dei 1500m donne: vince Aslı Çakır Alptekin, seconda la connazionale turca Gamze Bulut, ed a seguire la Jamal, la Tomashova, Aregawi, Rowbury, Klocovà, Kostetskaya, eccetera.

Di questa finale la preda più importante pescata dall’Antidoping è stata sicuramente Aslı Çakır Alptekin, la quale è stata squalificata per otto anni, perdendo quattro titoli, compreso quello olimpico.

Ovviamente non è finita qui, successivamente a quella finale di Londra, la squalifica è arrivata anche a Natallia Kareiva e Ekaterina Kostetskaya, rispettivamente la settima e la nona.

Sulla scia del documentario della ARD, vero e proprio vaso di pandora del doping sistematico, anche Tomashova è stata pizzicata con livelli ematici dubbi. Dulcis in fundo, pochi giorni fa Abeba Aregawi è risultata positiva ai test ed è ancora in attesa del campione B.

Questo è l’ennesimo sfregio sul volto dell’atletica Turca, la quale sembra non trovi la via d’uscita da questo oblio.

Foto: Getty Images

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