Piste di atletica allo sfascio tra Taranto e Perugia

campo-tarantoCome può l’atletica tornare ad essere la regina degli sport in Italia se i ragazzi non hanno un posto dove allenarsi? Se i palazzetti vengono usati come sale da concerto, se non sono agibili o se addirittura il comune non da la concessione a una società?

Sembra essersi quasi risolto il problema dello Stadio delle Terme di Caracalla di Roma che per mesi è rimasto chiuso in attesa della concessione da parte del Comune che non è mai arrivata, adesso gli atleti da varie parti d’Italia tornano a farsi sentire chiedendo alle amministrazioni comunali di aiutarli a poter praticare lo sport che amano senza dover abbandonare la propria città o addirittura il proprio paese di origine.

Dopo i Campionati Italiani Junior e Promesse, l’azzurra Francesca Semeraro ha rilasciato una serie di dichiarazioni affermando di non essere più in grado di allenarsi al Campo Sportivo di Taranto e chiede alla istituzioni un aiuto, in caso contrario la scelta sarà quella di trasferirsi in una città dove una giovane atleta come lei può avere una crescita. Due anni fa ha creato la pagina Facebook Salviamo il campo scuola atletica leggera di Taranto nella speranza di riuscire ad ottenere qualcosa, fino ad oggi senza successo.

tarantoLa pista, se così può essere definita, è ormai senza tartan e gli atleti sono costretti a correre sul cemento, la pedana del salto con l’asta è agibile solamente perché il padre della Semeraro si è incaricato di sistemarla ricevendo poi un rimborso dal comune mesi più tardi. Nonostante questo i lavori sono stati effettuati male, il pistino è ondulato e ci sono delle impronte di piedi nel cemento. Due anni fa erano stati stanziati dei soldi per il rifacimento delle pedane dei salti ma con quei fondi sono state pitturate le ringhiere, i muri e gli spalti, lasciando nuovamente gli atleti a correre sul cemento.

Pochi giorni fa in comune è stato presentato il progetto “Taranto riattivati.. buone pratiche per il movimento” che prevede tra le altre cose il rifacimento totale del Campo Scuola, speriamo che non rimangano solamente dei buoni propositi ma che si trasformino in azioni in modo da permettere ai più giovani di praticare lo sport che amano senza doversi spostare in altre zone.

alto-perugiaLa situazione non migliora andando a vedere il campo scuola di Perugia; ogni giorno circa un centinaio di atleti si ritrovano su quella pista per allenarsi ma non è possibile praticare il salto con l’asta perché i ritti sono instabili e rotti, il saccone del salto in alto è bucato e saltandoci sopra si rischia di cadere per terra inoltre la pista ormai è diventata cemento e i lanciatori non possono usare la gabbia perché due anni fa è stata tolta perché instabile.

Come se non bastasse il parcheggio che dovrebbero usare atleti e militari, della caserma adiacente al campo, adesso è stato chiuso definitivamente agli atleti perché la sbarra che ne delimitava l’ingresso ai soli autorizzati si è rotta e le persone hanno iniziato ad utilizzarlo abusivamente. Il campo inoltre non è omologato per poter gareggiare perché la pista è in pendenza, andrebbe quindi raso al suolo e ricostruito; i lavori che sono stati fatti negli ultimi anni sono serviti ad ampliare la capienza delle tribune in vista dell’Umbria Jazz Festival, un festival musicale a cui partecipano artisti del calibro di Lady Gaga. Proprio per questo festival in estate il campo scuola è inagibile e gli atleti sono costretti ad allenarsi nel campo di Bastia Umbra, che ospita anche i calciatori quindi non sempre è disponibile, e per gareggiare devono spostarsi a Orvieto.

perugia-parcheggioLa richiesta degli atleti è quella di lasciare il Santa Giuliana come arena per gli spettacoli e costruire una pista di atletica nuova in un’altra sede, magari nel “Percorso verde”, un parco che raccoglie molti impianti sportivi e che viene usato dai runners come percorso di allenamento.

Già nel 2014 si parlava di un restauro completo del campo che non è però mai stato compiuto, se non nell’ampliamento delle tribune.  Adesso si parla nuovamente di lavori che non sono ancora iniziati ma sono attesi da anni da tutti gli atleti e dirigenti che frequentano la pista e che molto spesso sono stati vittime di infortuni proprio a causa delle condizioni di essa.

Questi sono solamente due dei tanti impianti sportivi che avrebbero bisogno di tornare a splendere, purtroppo la situazione dell’atletica in Italia non è rosea e troppo spesso gli atleti sono costretti a fuggire per poter portare avanti la propria carriera di atleta senza doversi infortunare in un campo senza tartan. Speriamo che le amministrazioni si attivino e capiscano che lo sport per i giovani è fondamentale e che si vuole portare di nuovo l’atletica ai livelli di una volta si deve partire dal basso, dando la possibilità a tutti di crescere e migliorare allenandosi senza difficoltà e senza dover rinunciare alle proprie passioni per mancanza di strutture adeguate.

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1 commento su “Piste di atletica allo sfascio tra Taranto e Perugia

  1. Anche Torino per l’impianto indoor é in buona compagnia…. Chiuso il Palazzo a Vela per l’atletica sono rimaste Bra ed Aosta, ma solo per le gare dei 60 metri. L’unico anello vicino era Genova, ma ora la città ha priorità ed urgenze diverse a cui pensare. Però la cosa positiva é che le piste outdoor sono abbastanza numerose e per lo più decorose.

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