NEWS: Da promettente atleta a senza tetto a causa dell’Ebola, la triste storia di Jimmy Thoronka

jimmy thoronkaLo scorso agosto a Glasgow si sono svolti i Giochi del Commonwealth, una manifestazione sportiva che si svolge ogni 4 anni e a cui partecipano le varie colonie o ex colonie inglesi.

Alla fine dei recenti giochi è successa una cosa strana; un velocista della 4×100 della Sierra Leone, Jimmy Thoronka, è sparito nel nulla.

Ma cominciamo dal principio.

Finiti i giochi l’atleta ha ricevuto una chiamata drammatica: lo zio, che viveva anche lui in Sierra Leone, era stato ucciso dall’Ebola. Thoronka,sconvolto, ha deciso quindi di rimanere nel Regno Unito poiché tornare nel proprio paese senza avere più qualcuno su cui far riferimento sarebbe stato troppo pericoloso per il suo benessere psicologico già messo duramente alla prova.


Gli atleti della nazionale, finiti i giochi, non sono potuti tornare subito nel proprio paese dato che non vi erano aerei che partivano nell’immediato perché il rischio di essere contagiati dal virus era troppo alto, e così ognuno si è preso una breve vacanza con la propria famiglia. Jimmy voleva raggiungere la capitale inglese per farsi allungare il visto e poter vivere lì ma, dato che le disgrazie non vengono mai da sole, qualcuno gli ha rubato la valigia contenente soldi e documenti.

L’atleta, spaventato dalla possibilità di poter essere arrestato per immigrazione se si fosse presentato alla polizia, ha iniziato a raccogliere soldi dai passanti in stazione per poter raggiungere Londra; una volta lì ha chiesto a dei conoscenti di poter essere ospitato nella loro casa a Leicester, ma l’ospitalità è durata poco. Durante il breve soggiorno inoltre, guardando una TV africana, è venuto a conoscenza della morte di tutta la famiglia avvenuta anche essa a causa del Virus.

Thoronka aveva perso la propria famiglia durante la guerra civile durata dal 1991 al 2002 ed era stato adottato da Karbo, la donna che era riuscita a prendere il posto di madre per il ragazzo e che adesso aveva nuovamente perso. Distrutto e lasciato abbandonato a se stesso, Jimmy, ha iniziato a passare la notte di bus notturno in bus notturno, ogni tanto riesce a trovare qualcuno gli offre di dormire a casa propria ma queste occasioni sono più uniche che rare. Per tenersi caldo e in forma si allena con gli attrezzi per fare ginnastica allocati nei parchi della città ma spesso questo non basta e l’atleta, che non è abituato agli inverni così freddi, a volte si chiede se non sia meglio farla finita.


Tutto ciò che possiede è una borsa contenente un telefono, un vecchio spazzolino da denti, un paio di mutande e pantaloni e un pacchetto di paracetamolo che è stato costretto a prendere a causa della sofferenza del trovarsi da un giorno all’altro a  dover vivere per strada.

Il giornale inglese The Guardian si è occupato della storia di Jimmy e molte persone ne sono rimaste colpite, tanto da creare delle ONG per raccogliere fondi ed aiutarlo, alcuni si sono offerti di ospitarlo e altri di farlo lavorare con loro.

Dopo la pubblicazione dell’articolo in molti si sono interessati al suo caso e quando la polizia lo ha arrestato scoprendo che il suo permesso di soggiorno era scaduto, si sono precipitati in decine alla stazione di polizia per fornire indumenti e cibo.

L’atleta ha affermato di non sapere cosa lo aspetterà in futuro; il suo sogno era quello di diventare uno dei migliori atleti a livello mondiale, come il suo idolo Usain Bolt. Se riuscisse a raggiungere nuovamente la Sierra Leone avrebbe difficoltà a tornare ad allenarsi e a correre forte come un tempo dato che l’Ebola ha causato molti danni nel suo paese, uno dei maggiormente colpiti, così l’atleta spera che qualche sponsor si accorga di lui e del suo potenziale e decida di pagargli gli allenamenti nel Regno Unito dove potrebbe avere molte più possibilità di quelle che prospetta un possibile rientro in Africa.


Thoronka non vuole tornare nel proprio paese perché ha paura che questo potrebbe segnare la fine della sua carriera da atleta, in Sierra Leone infatti tutti gli atleti hanno smesso di allenarsi a causa delle difficoltà causate dal virus; inoltre non vuole tornare nel paese che gli ricorda le continue sofferenze e mancanze che ha dovuto affrontare.

Nonostante il grande sostegno ricevuto l’atleta si trova al momento in un limbo: ha richiesto alla Home Officer asilo e sta aspettando di sapere se potrà continuare a vivere a Londra o se dovrà tornare in Sierra Leone.

Noi continueremo ad informarci sulla sua situazione e nel frattempo gli auguriamo il meglio.

Qui sotto trovate il video con l’intervista del The Guardian a Jimmy Thoronka.



Foto dalla pagina che si occupa della raccolta fondi per aiutare Thoronka ” gofundme.com”

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