DOPING: Corruzione, ricatti e tangenti, smascherata l’organizzazione del doping in Russia

Mariya-SavinovaE’ un vero e proprio scandalo quello che ha travolto l’atletica Russa, colpendo ripetutamente la credibilità di una delle più grandi potenze sportive, come un onda su una scogliera.

Ieri sera sulla rete televisiva tedesca ARD è andato in onda un documentario, incentrato principalmente sulle rivelazioni dell’ex capo del programma di formazione della RUSADA, l’antidoping russo, Vitaliy Stepanov.

Il programma andato in onda, chiamato  “Doping top secret – come la Russia crea il suo vincitore“, rischia, se non lo ha già fatto, di minare la reputazione di tutto il movimento sportivo russo. “La combinazione di tutte queste cose è terribilmente scioccante“, ha detto David Howman, direttore generale dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA), accorandosi al fondatore della WADA  Dick Pound, definendo il caso come: “estremamente allarmante“.

Il documentario di 60 minuti, mostra registrazioni video e audio di un sistema di doping sponsorizzato dallo stato, quasi come nel periodo della Guerra Fredda, dove lo sport era portatore di propaganda politica più che di valori.


Le accuse più pesanti sono giunte soprattutto dalla moglie di Stepanov, ovvero la mezzofondista Yuliya Rosanova Stepanova, al momento squalificata per due anni a causa di irregolarità nel suo passaporto biologico. Lei e il marito hanno spiegato in modo molto chiaro come il sistema martellasse gli allenatori per far sì che atleti si dopassero, seguendo poi un rigido iter per non essere colti sul fatto, oppure come, in base alla notorietà dell’atleta, vigesseva la legge del più forte. Se l’atleta colto positivo non era famoso si accoglieva la positività con noncuranza, se il nome era importante invece, l’antidoping correggeva subito il verdetto affermando che erano in presenza di un errore d’analisi.

Stepanov ha detto alla ARD che le federazioni sportive varie russe avrebbero offerto “denaro extra” per mettere a tacere i test positivi. Ha anche accusato il capo del laboratorio nazionale di test antidoping, Grigory Rodchenkov, di aver falsificato le prove della vendita di sostanze vietate.

Yulia Stepanova inoltre ha accusato il capo del dipartimento medico della federazione russa, Sergei Portugalov, di fornire prodotti dopanti in cambio del 5 per cento dei guadagni di un atleta, più i bonus per le vittorie; ha inoltre aggiunto che gli atleti russi dovevano evitare i test fuori dalle competizioni, utilizzando nomi falsi durante i campi di allenamento all’estero. Le principali organizzazioni coinvolte , ovvero la federazione russa, la Anti-Doping Agency russa e il laboratorio nazionale di test antidoping ,sarebbero tutti finanziati e supervisionati dal governo russo.

La bufera, oltre che sospinta dai coniugi Stepanov, è stata sovraccaricata da Lilija Shobukhova, seconda di sempre nella maratona con 2h18’20” e squalificata in Aprile per due anni, per livelli ematici sospetti. Shobukhova  ha affermato che avrebbe pagato alla Federazione Russa € 450,000 ($ 550,000) per coprire un caso di doping positivo, ma quando Shobukhova è stata sospesa quest’anno, il marito ha ricevuto  € 300,000 ($ 370,000) di rimborso. La ARD ha aggiunto che nel trasferimento di tali soldi sarebbe implicato il presidente della federazione Valentin Balakhnichev, che è anche il tesoriere IAAF, facendo venire a galla lo spettro della corruzione all’interno dell’organo mondiale dell’Atletica Leggera.


Come se non fosse abbastanza, a finire nel calderone ci sarebbe anche la campionessa olimpica e mondiale degli 800 Mariya Savinova, di cui la ARD sostiene di avere una registrazione fatta con cellulare, in cui avverrebbe una discussione dove l’allenatore della Savinova dice alla sua atleta di prendere l’oxandrolone, una sostanza dopante.

Mentre gli Stepanov sono scappati in Spagna per paura di ritorsioni, la federazione russa non commenta e la IAAF deve fare i conti con una “falla nel sistema”, l’agenzia antidoping mondiale scuote mestamente la testa, cercando di tirare le fila e arginare quella che sembra essere lo scandalo doping organizzato più grande da diversi anni a questa parte.

Nella foto: Mariya Savinova (Sky Sports)

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